Olimpiadi: tre accuse di indisciplina per la lottatrice indiana Phogat 

L'india ha motivato il provvedimento adottato verso l'atleta: "Non si allenava con la squadra e non indossava la divisa"
Olimpiadi: tre accuse di indisciplina per la lottatrice indiana Phogat 

NEW DELHI - La lottatrice indiana Vinesh Phogat sospesa dalla propria federazione per cattiva condotta alle Olimpiadi di Tokyo, dove è stata eliminata ai quarti di finale nella categoria 53 kg. La ventiseienne, arrivata come una delle principali speranze del suo Paese di raggiungere l'oro, ha "tre accuse di indisciplina", ha spiegato il vice segretario della federazione indiana di lotta libera Vinod Tomar, aggiungendo che Phogat si è rifiutata di condividere la stanza del Villaggio olimpico con una collega, non indossava la divisa ufficiale della nazionale in competizione e non si allenava con il resto della squadra. "Si è rifiutata di stare con le altre lottatrici per paura del Covid, ed è arrivata in Giappone dall'Ungheria con il suo coach mentre il resto della squadra è partito dall'India", ha detto ancora il dirigente. L'atleta, cugina delle sorelle Geeta e Babita Phogat, medaglie d'oro ai Giochi del Commonwealth, la cui storia è raccontata nel film di Bollywood Dangal, ha tempo fino a lunedì per rispondere alle accuse. Anche la diciannovenne Sonam Malik è stata accusata per simili comportamenti prima delle Olimpiadi, dove è stata eliminata al primo turno. "Queste ragazze emergenti si sentono stelle e pensano di passarla liscia con queste cose, ma devono rendersi conto che stanno rappresentando il Paese", ha aggiunto Tomar. 

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