Tortu dopo l'oro nella staffetta: "E' ancora It's coming Rome"

L'ultimo frazionista punge gli inglesi: "Stavolta ci hanno fatto loro i complimenti". Jacobs: "Siamo quattro superstar"
Tortu dopo l'oro nella staffetta: "E' ancora It's coming Rome"© Getty Images

TOKYO (Giappone) - Felicità alle stelle per lo storico oro olimpico della 4x100 nell'atletica leggera: "Noi davanti agli inglesi? Non è il loro anno, It's coming Rome di nuovo…", le parole di Filippo Tortu, ricordando il brano 'It's coming home' intonato dai tifosi della nazionale di calcio inglese, battuta ai rigori dall'Italia nella recente finale di Wembley. Anche in quel caso il titolo della canzone venne trasformata in 'It's coming Rome', dal momento che la coppa aveva preso la via della nostra Capitale.

Tortu: "Finirò tutte le lacrime con l'inno"

"Battute a parte, loro sono quelli che abbiamo sempre preso più da esempio - continua Tortu -  ma questa volta sono stati loro a fare i complimenti a noi. Quel tuffo al traguardo significa per me che ogni centimetro conta e ha una storia dietro. Oggi questo crederci da sempre mi ha ripagato. Quando sono partito ho visto che il britannico era al mio fianco e ho pensato a correre il più tranquillo possibile: sapevo che l'avrei potuto prendere e superare. Ero più lucido mentre correvo rispetto a quando ho tagliato il traguardo. Non potevo credere che fosse vero, ho subito chiesto se avessimo vinto. Ora non riuscirò a chiudere occhio: la cosa più bella sarà cantare l'inno sul podio, finirò tutte le lacrime".

Desalu e Patta: "Ci credevamo, siamo un bel gruppo"

 "Siamo un bel gruppo, abbiamo lavorato tanto. Quello che ha fatto la differenza, quel centesimo di secondo, è il grande gruppo che ci unisce, che è una cosa fantastica. Ci siamo detti l'uno con l'altro: 'ti fidi di me?' e ci siamo risposti: 'sì, e pensavi che ti dicessi di no? Crediamoci, perché può succedere'... E l'abbiamo fatto!". Così il terzo staffettista azzurro Fausto Desalu commenta ai microfoni di RaiSport lo storico oro. Lorenzo Patta, primo staffettista, aggiunge: "È la mia prima Olimpiade, meglio non poteva andare. Sono felicissimo, al settimo cielo. Ancora non ci credo, devo ringraziare loro tre e tutti gli altri compagni che ci hanno accompagnato in questo percorso".

Jacobs: "Ma quale Giamaica, siamo l'Italia"

 "Se siamo la nuova Giamaica? Ma quale Giamaica, siamo l'Italia e siamo la migliore di sempre. Siamo tutti e quattro superstar", dice Marcell Jacobs, bicampione olimpico. "Questo oro vale di più di quello individuale perché condividerlo con questo gruppo è fantastico - continua il velocista bresciano - ho visto subito che avevamo vinto. Due ori alle Olimpiadi, non ho ancora realizzato una medaglia figuriamoci questa".

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