Il campione olimpico nei 100 metri Marcell Jacobs è tornato a parlare dopo qualche giorno di vacanza in seguito al rientro in Italia. Intervistato ai microfoni del TG5 l'uomo più veloce del pianeta ed oro anche nella staffetta 4x100, ha dichiarato: "È una grandissima emozione, sono state tante emozioni tutte insieme che sono arrivate in un colpo solo, credo che neppure nei migliori sogni potevo immaginarmi un'Olimpiade così. Arrivare in due gare e vincere due medaglie d'oro è qualcosa di fantastico e soprattutto portare la bandiera italiana alla cerimonia di chiusura è stato un ulteriore successo che porterò per tutta la vita dentro di me".
Jacobs: "Con un mental coach è cambiato tutto"
Il velocista azzurro ha poi continuato parlando delle ragioni del successo olimpico, aggiungendo: "Deve esserci un collegamento unico tra testa e corpo. Quando abbiamo iniziato a lavorare con la mental coach tutto è cambiato. Tutti sapevano quante doti fisiche io avessi, ma non ero mai riuscito a trasformarle in pista. Con il suo lavoro importantissimo, mi ha permesso di raggiungere risultati incredibili fin da subito. Lei infatti replica sempre che è molto fortunata perchè con me riesce a lavorare molto bene perchè riesco ad apprendere subito quello che lei mi insegna. Credo che mente e corpo devono andare sulla stessa linea. Da bambino, quando correvo nel cortile di mio nonno mi chiamava motoretta. Correvo sempre, non stavo mai fermo e correvo anche abbastanza veloce. Da lì è nata questa mia voglia di correre" ha rivelato il velocista azzurro che ha già annunciato che tornerà a correre nel 2022. Il velocista ha poi continuato così: "Ci sono tanti appuntamenti importanti, dai campionati del mondo al coperto, ai campionati europei, ai campionati del mondo. È un pò per questo che ho deciso di fermarmi quest'anno, per concentrarmi bene sul prossimo anno. Parigi 2024? Ci saranno due Campionati del mondo prima di arrivare a queste Olimpiadi. Sarà un percorso molto lungo anche se sembra poco e cercherò di riconfermarmi in questi appuntamenti e di arrivare a Parigi meglio di Tokyo".
Jacobs: "Con mio padre abbiamo ricominciato a parlare"
Marcell Jacobs si è poi lasciato andare parlando della sua privata e della propria famiglia, dichiarando: "Mia mamma è stata una figura veramente importante per me, mi ha sempre sostenuto in tutto, anche nei momenti più difficili, quando magari hai quell'età in cui vuoi più divertirti che altro mentre lei è sempre stata focalizzata su quello che doveva essere il mio obiettivo, su quello che volevo da bambino. Lei ha cercato di farmelo raggiungere spronandomi sempre. Con mio padre, il rapporto si è riallacciato a settembre dello scorso anno, abbiamo ricominciato un pò a parlare. Non è stato facile dall'inizio. L'ho reincontrato solo nel 2008, per una riunione di famiglia, quella è stata l'ultima volta che l'ho visto. In realtà era la prima volta, da piccolo non me lo ricordavo. Diciamo che è stato un bel riavvicinamento, spero continui così o anche meglio". Sul rapporto con i figli, Jacobs si è definito "un ottimo padre" e ha aggiunto: "Sono molto contento. Corrono tutti, hanno buone fibre".