TOKYO (GIAPPONE) - "Road to Tokyo". Questo aveva scritto Gianmarco Tamberi sul gesso con cui gli era stata immobilizzata la gamba cinque anni fa, dopo un infortunio che gli avrebbe precluso le Olimpiadi brasiliane di Rio nel 2016. E oggi quella scritta si è rivelata una profezia, perché nei Giochi giapponesi l'azzurro ha vinto la medaglia d'oro nel salto in alto, ex aequo con il qatariota Mutaz Essa Barshim. I due hanno concluso la gara a pari merito a 2.37 con lo stesso numero di errori complessivi e di fronte al giudice di gara hanno optato per il pari merito, mentre il bronzo è finito sul collo del bielorusso Maksim Nedasekau con la stessa misura, ma con un errore in più.
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