"Sì, siamo preoccupati. Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato". Sono le parole di Gregorio Paltrinieri, che nella mattinata del 28 luglio si è unito alle polemiche circa il livello di inquinamento della Senna. A causa delle abbondanti precipitazioni che hanno colpito la capitale già durante la cerimonia di apertura, gli esperti hanno rilevato un'alta concentrazione di batteri E. coli, che hanno costretto gli organizzatori ad annullare la sessione di allenamento di Triathlon prevista per domenica 28. Il campione olimpico dei 1500 stile a Rio 2016, è atteso sulla Senna nella 10 chilometri di gare di fondo in acque libere dove è chiamato a difendere il bronzo di Tokyo 2020.
Paltrinieri: "Sembra una presa in giro"
"Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume - ha dichiarato Paltrinieri ai microfoni LaPresse - . Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po' una presa in giro. La fanno perché ci hanno speso soldi, ma non ci danno la possibilità di provarla e neanche che sia sicuro. Mi dispiace, vediamo come va nei prossimi giorni, speriamo nel fatto della possibilità di poterla posticipare la nostra gara, abbiamo uno slot di tre giorni”, ha concluso il campione azzurro.