Italia troppo fragile. La Serbia ci supera 3-0. E' già... ultima spiaggia

Le azzurredi Bonitta arrivano a condurre 24-22 nel primo set ma si fanno recuperare e perdono parziale e incontro. Brutta prova corale, pochi spunti positivi, solo Egonu
Italia troppo fragile. La Serbia ci supera 3-0. E' già... ultima spiaggia© FIVB

RIO DE JANEIRO, 7 agosto - L''Italia della pallavolo femminile registra un amaro ko contro la Serbia nella prima giornata della Pool B dell'Olimpiade. Le azzurre di Bonitta cedono con uno 0-3 rotondo alle ragazze di Belgrado e, complice anche un inatteso ma meritato 3-2 dell'Olanda di Giovanni Guidetti sulla Cina (da 1-2), ora vedono complicarsi ancor di più la corsa alla qualificazione alla seconda fase. 


PRIMO SET DECISIVO -
Forse le speranze della squadra azzurra al femminile si sono fermate sul 24-22 del primo set, quando la Serbia ha ricevuto doni importanti dalle nostre e chiuso il parziale 25-27. Il resto della contesa, seppur a strappi, ha visto le plave di coach Terzic gestire il gioco, non senza subire scosse d'orgoglio delle azzurre (terzo set) ma senza dare mai l'impressione di non avere la situazione sotto controllo, picchiando con la giusta determinazione su una ricezione italiana che non ha permesso di sviluppare gioco alla regista Orro con un minimo di continuità ed efficacia. 


SERVE UNA REAZIONE - Dopo il ko, condito anche da un mix di tensione da debutto, serve che questa Italia, che in questa sera brasiliana (notte italiana) è apparsa lenta e impacciata, possa compiere una trasformazione radicale in appena due giorni e fare la voce grossa contro le cinesi, apparse anche loro squadra non ancora a regime e con il giusto ritmo, seppur con altre velleità/potenzialità rispetto al nostro gruppo.


SESTETTI - Bonitta sceglie il sestetto con Orro alla guida del gruppo, Egonu opposta, Guiggi e Chirichella al centro, Del Core e Sylla in posto 4, De Gennaro libero. Serbia con Ognjenovic in regia, la mancina Boskovic opposta, Nikolic e Mihajlovic schiaccatrici, Rasic e Veljkovic al centro,Popovic libero.


LA GARA - Sostanzialmente un parziale in forte equilibrio il primo. Uno strappo iniziale di Egonu al servizio e contrattacco da posto 2. Un ritorno serbo con la mancina Boskovic (8 punti nel set, ma con un errore che poteva rivelarsi fatale nel servizio sbagliato che è valso il 24-22 all’Italia). Azzurre che a metà set impattano ben ispirate dal turno di battuta di Del Core. Si registra anche un uno-due a muro di Chirichella e Guiggi, ma arrivate meritatamente al 24-22 le azzurre regalano troppo: battuta Del Core, errore Sylla (ricezione)- Orro (palleggio). E' un attimo che ci si ritrovi 24-24. Manca precisione in ricezione. Del Core si sacrifica nella zona di Sylla ma viene infilata da Rasic, poi c’è l’invasione di Egonu.Italia che pare accusare in avvio di secondo set: 2-5 con Mihajlovic che punge e Rasic che ferma Egonu a muro. Azzurre pazienti nel frangente, con la Serbia che non coinvolge Boskovic. Sylla trova l'ace del -2 (7-9), Egonu trova il 12-12. Poi la Serbia torna a fare male alla nostra ricezione (Sylla nel mirino) 12-17. Doppio cambio. Torna sul campo a cinque cerchi Eleonora Lo Bianco, in diagonale con Centoni. Le azzurre cercano un riscatto mentre sul 14-20 arriva nelle tribune del Maracanazinho il Premier Matteo Renzi. Nulla da fare nonostante l’impegno a muro di Chirichella e il tifo del numero uno italiano. La Serbia vince infatti il secondo set 20-25. Terzo set che vede le azzurre tenere il passo sino al 3-3, prima di un parziale di 5-9 (8-12) che è severo ma anche specchio del ritmo in campo, delle consistenza del gioco azzurro che non riesce a trovare punti (degli 8 di questo avvio ben 3 sono errori serbi). Si insegue e si trova break importanti: 19-20, con il muro azzurro di Chirichella che torna a farsi sentire. La Serbia prova a chiudere con Mihajlovic e Nikolic, ma Egonu non ci sta: 22-23. Poi però è ancora la Serbia a tenere in mano il gioco. E' set e partita.

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