PARIGI (FRANCIA) - "Non mi è mai mancata la pace per Atlanta '96": lo dice Julio Velasco, ct 28 anni fa di quella Generazione di Fenomeni che conquistò l'argento alle Olimpiadi americane, e oggi oro con l'Italvolley femminile. "Non ho mai avuto l'ossessione, non sono come Baggio che ripensa sempre al rigore - ha aggiunto a RaiSport riferendosi alla finale del Mondiale di calcio Usa 94 persa dagli azzurri di Arrigo Sacchi contro il Brasile -. La nostra era una squadra straordinaria che ha perso l'oro per due palloni, stavolta abbiamo stravinto".
Le parole di Velasco dopo il successo dell'Italvolley alle Olimpiadi
"La medaglia d'oro dell'Olimpiade per me non vale più di quella del Mondiale, è la squadra migliore in quel momento che vince il Mondiale. Non ho mai avuto l'ossessione dell'oro olimpico - continua il tecnico argentino che con gli azzurri del volley ha vinto due titoli intercontinentali nel 1990 e nel 1994 -. In quattro mesi pensavo che potevamo migliorare, ma non pensavo che potessimo fare questo. Di solito quando prendo una nazionale penso nell'arco di quattro anni. Loro, le mie giocatrici, hanno avuto una grande capacità di cambiamento, soprattutto su battuta e ricezione, che non avevano fatto molto; poi la difesa e non sovraccaricare Egonu di ogni tipo di pallone, anche dalla seconda linea. Poi giocare molto il 'primo tempo'".