RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - A 34 anni, e alla sua quarta Olimpiade, Clemente Russo puo' anche godersi il sole caldo di Rio de Janeiro senza quell'ansia da prestazione che di solito logora e crea macigni allo stomaco dei novizi. "Adesso e' differente, non ho piu' lo stess di quando ho cominciato a combattere. So gestirmi in maniera diversa", racconta il casertano, campione del mondo dei dilettanti a Chicago 2007 e Almaty 2013, nonche' vice-campione olimpico a Pechino 2008 e a Londra 2012, sbarcato in Brasile per conquistare quell'oro a cinque cerchi che renderebbe la sua carriera, gia' di primissimo piano, assolutamente unica. Lunedi', alle 13 locali, le 18 italiane, 'Tatanka', grazie ad un bye al primo turno, debuttera' negli ottavi di finale della categoria dei pesi massimi (91 Kg) per iniziare un percorso che potrebbe condurlo direttamente verso il titolo a cinque cerchi. "Questa potrebbe essere la mia ultima Olimpiade - avverte il boxer campano - anche se hanno alzato il limite di eta' ai quarant'anni... Ho la consapevolezza di stare molto bene, preparazione e mentalita' sono quelle giuste. Certo, mi manca la freschezza dei miei 25 anni, ma sul ring si puo' fare altro per sopperire a questa mancanza". Essendo ormai diventato nel tempo una bandiera dello sport italiano, in tanti si attendono che finalmente centri l'obiettivo dopo due finali olimpiche consecutive: "Non conosco le pressioni che hanno Coni e federazione, di certo mi trattano come un possibile medagliato. Quando salgo sul ring voglio vincere sempre, si tratti di un'Olimpiade o del torneo del condominio". "L'apertura dei Giochi alla boxe professionistica? E' molto bello ma poco realizzabile - commenta Russo - Ho fatto il semi-pro' e tornare indietro e' difficile. Anche noi abbiamo un professionista in squadra (Tommasone, ndr) e mi auguro faccia bene, pero' in generale c'e' in rischio che un pro' non tocchi palla in campo come quei calciatori messi in mezzo per il torello". Per 'Tatanka' esiste dunque un solo modo di boxare, quello d'attacco, per mettere a tacere l'avversario di turno ed aumentare la ricca bacheca dei trofei.
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