TORINO - «Russo stia tranquillo, non sarò così piccino da denunciarlo perchè mi ha dato dello stupido. Ma dico che oggi lui non è stato sconfitto, ma ha dimostrato di essere un perdente nella vita». Patrizio Oliva, campano come "Tatanka", oro olimpico a Mosca '80 e poi ct della nazionale, è colui contro il quale Clemente Russo si è scagliato (lo ha chiamato più volte «stupido») al termine del mach olimpico perso contro Tishchenko. «Oggi ho un altro ruolo - dice Oliva, all'Olimpiade come commentatore Rai - e devo essere equilibrato. Non posso fare il tifoso, e se qualcuno vuole sempre sentirsi dire che è bello e bravo, io non posso farci niente. Per me Russo, che oggi aveva vinto, non era andato bene nel primo turno, aveva quasi perso e io l'ho detto. Non mi serve di accontentarlo dicendogli che va bene così». «Lo sconfitto è colui che si siede e cerca di analizzare le cause di una battuta d'arresto - dice ancora Oliva - il perdente invece non accetta le critiche e vuole sempre sentirsi dire che tutto va bene. Ma io sono per la verità. E ne approfitto per puntualizzare che io non ho mai criticato la federazione, a cui dico di non dare credito all'immondizia che c'è su Facebook».