Pagina 3 | Khelif-Carini caso mondiale: frasi shock da Elon Musk a... Harry Potter

"Al popolo algerino dico che farò di tutto per farlo festeggiare e proverò a vincere l'oro". Queste le parole di Imane Khelif ai media locali dopo la vittoria su Angela Carini nel torneo olimpico di boxe, categoria 66 kg, agli ottavi. Per la pugile algerina - sulla cui presenza ai Giochi si sta discutendo molto in questi giorni dopo la squalifica ai Mondiali 2023 per l'alto livello di testosterone - arriva via social l'applauso del Comitato olimpico algerino: "Siamo orgogliosi di te e non vediamo l'ora di vederti brillare ancora di più nelle prossime tappe".

Il Comitato olimpico e Bennacer

Lo stesso Comitato olimpico, nella giornata di ieri, aveva preso le difese della sua atleta condannando "fermamente il comportamento immorale che ha preso di mira la nostra prestigiosa campionessa" e annunciando di aver "adottato tutte le misure necessarie per proteggerla" da "tentativi di diffamazione, basati sulla menzogna, assolutamente ingiusti, soprattutto in un momento cruciale in cui si prepara per le Olimpiadi, il culmine della sua carriera. Iman Khalif incarna lo spirito di eccellenza, determinazione e resilienza. Abbiamo grande fiducia nelle sue capacità. L'intera nazione è al tuo fianco, orgogliosa dei tuoi successi e dell'onore che porti all'Algeria". Per la pugile anche il sostegno via social del connazionale Ismael Bennacer, centrocampista del Milan: "Ha subito un'onda d'odio ingiustificata. La sua presenza ai Giochi è semplicemente frutto del suo talento e del suo duro lavoro. Crediamo in te per portare in alto i colori dell'Algeria".

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I pareri di JK Rowling e Musk

"Parigi 2024 sarà per sempre macchiata dalla brutale ingiustizia fatta a Carini". Lo dice J.K. Rowking, scrittrice britannica celebre per aver creato la saga di Harry Potter, su quanto accaduto sul ring del torneo di boxe olimpico nella sfida tra l'azzurra e l'algerina Khelif. "Una giovane pugile si è appena vista strappare via tutto ciò per cui ha lavorato e si è allenata perché è stato permesso a un uomo di salire sul ring con lei", scrive su X l'autrice, da tempo al centro di polemiche per le sue opinioni riguardanti le tematiche della varianza di genere. Anche Elon Musk si schiera con l'italiana Angela Carini e afferma che gli uomini non possono gareggiare negli sport per donne. Sul suo profilo X Musk commenta infatti con "assolutamente" il post di Riley Gaines in cui si afferma: "Gli uomini non appartengono agli sport per le donne #StandWithAngelaCarini".

Irma Testa con la 'barba' su Instagram

La pugile azzurra Irma Testa si è ripresa in una storia su Instagram con una barba, applicata con un filtro. Un probabile riferimento alla vicenda che sta scuotendo il torneo di boxe ai Giochi di Parigi. Nella storia pubblicata, Testa si sfila gli occhiali da sole e fa l'occhiolino.

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Le parole di Angela e del coach Renzini 

"Non mi sento sconfitta, ne esco a testa alta, anche se con il cuore spezzato - ha detto tra le lacrime la pugile napoletana, 25 anni, poliziotta, salita sul ring grazie al fratello Antonio e al papà scomparso tre anni fa - sono una guerriera, una volta che scavalchi le corde ci sei e combatti. Volevo farlo, perché sono arrivata qui facendo tanti sacrifici e vederli finire così in pochi secondi fa male". L'algerina che aveva di fronte è rivale che "mena duro, ha colpi pesanti" dice il coach Emanuele Renzini, ma altre del gruppo azzurro l'hanno sconfitta. "Poteva riuscirci anche Angela ai punti - aggiunge il tecnico - ma ha deciso così, a me ha solo detto che non voleva combattere che il naso le faceva male". "Ho sentito un colpo fortissimo e mi ha fatto troppo male - aggiunge l'azzurra - sono un'istintiva, non ci ho pensato due volte. Non volevo che la mia famiglia vedesse certe cose. Ho preso una decisione di maturità, non ero spaventata i colpi sono la mia vita, so che posso finire anche ko. Ma oggi non me la sono sentita". Dicono che non ci sia stata alcuna premeditazione nell'abbandono lampo. "Ho lasciato le polemiche fuori, io poi non sono nessuno per poter giudicare - dice tra i singhiozzi - resto la donna forte che sono, quanto è successo qui non mi cambierà. Sono salita sul ring perché sono e resto una guerriera, mio padre mi ha insegnato così. E quando mi sono inginocchiata a lui ho pensato e ho sentito le sue parole 'Angelina stavolta non ce l'hai fatta'. Con me c'è lui e Dio, sono loro che hanno voluto che andasse così".

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Le parole di Angela e del coach Renzini 

"Non mi sento sconfitta, ne esco a testa alta, anche se con il cuore spezzato - ha detto tra le lacrime la pugile napoletana, 25 anni, poliziotta, salita sul ring grazie al fratello Antonio e al papà scomparso tre anni fa - sono una guerriera, una volta che scavalchi le corde ci sei e combatti. Volevo farlo, perché sono arrivata qui facendo tanti sacrifici e vederli finire così in pochi secondi fa male". L'algerina che aveva di fronte è rivale che "mena duro, ha colpi pesanti" dice il coach Emanuele Renzini, ma altre del gruppo azzurro l'hanno sconfitta. "Poteva riuscirci anche Angela ai punti - aggiunge il tecnico - ma ha deciso così, a me ha solo detto che non voleva combattere che il naso le faceva male". "Ho sentito un colpo fortissimo e mi ha fatto troppo male - aggiunge l'azzurra - sono un'istintiva, non ci ho pensato due volte. Non volevo che la mia famiglia vedesse certe cose. Ho preso una decisione di maturità, non ero spaventata i colpi sono la mia vita, so che posso finire anche ko. Ma oggi non me la sono sentita". Dicono che non ci sia stata alcuna premeditazione nell'abbandono lampo. "Ho lasciato le polemiche fuori, io poi non sono nessuno per poter giudicare - dice tra i singhiozzi - resto la donna forte che sono, quanto è successo qui non mi cambierà. Sono salita sul ring perché sono e resto una guerriera, mio padre mi ha insegnato così. E quando mi sono inginocchiata a lui ho pensato e ho sentito le sue parole 'Angelina stavolta non ce l'hai fatta'. Con me c'è lui e Dio, sono loro che hanno voluto che andasse così".

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