RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - Ha chiuso in lacrime dopo essere stato battuto per 7-6 (4) 7-6 (2) da Juan Martin Del Potro. Per Novak Djokoovic le Olimpiadi di Rio, almeno in singolare, sono durate pochissimo: due ore e 27 minuti per la precisione. E' stata la grande sorpresa della seconda giornata del singolare maschile di tennis a Cinque cerchi. A condannare il numero uno del mondo sono stati i 41 diritti vincenti di Del Potro. Sul centrale dell'Olympic Tennis Center si e' rivisto il campione argentino capace di trionfare agli US Open 2009 battendo in finale Federer e di raggiungere l'anno dopo la quarta poltrona mondiale prima di essere condizionato da una serie infinita di problemi fisici, ultimo in ordine di tempo l'infortunio al polso sinistro. Diritto e servizio sono tornati quelli dei tempi migliori, qualche riserva resta sul rovescio, talvolta giocato in back e a una mano. Ovvio che dall'altra parte della rete non ci fosse il miglior Djokovic: decisamente troppi per lui 32 errori gratuiti. Nole dopo l'inatteso ko a Wimbledon contro Querrey, che ha fermato la sua rincorsa al sogno Grande Slam, deve incassare un'altra cocente disfatta e dire addio alla medaglia d'oro olimpica almeno in singolare.
C'era anche grande attesa per gli esordi di Andy Murray, campione olimpico in carica, e Rafa Nadal, al rientro dopo il ritiro per l'infortunio al polso sinistro al Roland Garros e assente da fine maggio. Per entrambi debutto a Rio con vittoria. Nulla ha potuto Viktor Troicki, numero 35 del ranking Atp, contro il britannico, seconda testa di serie. Del resto nei sette precedenti il serbo aveva vinto appena un set e anche questa volta Murray ha dominato: 6-3 6-2 in un'ora e 23 minuti. Troppa la differenza tra i due contendenti. Nel primo set a 29enne di Dunblane e' bastato un break al sesto game, mentre nel secondo parziale i break sono stati due: al terzo game grazie a due passanti di diritto spettacolari, e al quinto. Ora per Murray c'e' l'argentino Juan Monaco.
Non giocava un match ufficiale dalla fine di maggio: era il 27 e da quel giorno sono passati oltre due mesi. Il mancino spagnolo ha rifilato un secco 6-2 6-1 in poco meno di un'ora e mezza all'argentino Federico Delbonis. Nadal ha imposto il proprio ritmo nei palleggi da fondo campo, ma non sempre ha trovato il giusto timing sulla palla, soprattutto con il diritto, colpo con il quale ha commesso diversi errori. Un ritorno comunque positivo dopo i tanti dubbi che hanno accompagnato il maiorchino sino alla vigilia dei Giochi (Rafa sara' impegnato anche nel doppio e nel misto).
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