“Obiettivi per Parigi 2024? Assolutamente nessuno. Andiamo, non abbiamo mai vinto una medaglia nell’era moderna, già una sarebbe un record. Basta che nessuno cerchi di strumentalizzare i ragazzi e le ragazze del tennis italiano. Che appartengono a un sistema a sé stante”. Così il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, in un’intervista a LaPresse. “Nessun sogno, solo che ci lascino tranquilli e ci rispettino. Per il tennis italiano negli ultimi tempi non è banale. Come è il bicchiere per il tennis azzurro dopo Wimbledon? Assolutamente pieno, siamo molto contenti. Wimbledon ha dimostrato ancora una volta che siamo la nazione oggi più forte al mondo, o una delle più forti”, ha aggiunto Binaghi.
Tennis italiano, le parole di Binaghi
“Nessun altro Paese ha il numero 1 e la numero 5 al mondo, abbiamo una generazione di ragazzi straordinari, siamo detentori della Coppa Davis e finalisti alla Billie Jean King Cup. Quindi Wimbledon ci ha dato ancora più consapevolezza e forza per cercare di fare ancora meglio da qui alla fine dell’anno”, ha spiegato il presidente della Fitp. “Preoccupato per Sinner in vista delle Olimpiadi? Non vedo per quale motivo. Non l’ho sentito in questi giorni ma non vedo perché preoccuparsi. Andrà a Parigi e poi a giocare i tornei americani” ha aggiunto Binaghi.
Binaghi su Sinner e Alcaraz
Poi, intervenuto alla puntata de "La Politica nel pallone" su Radio Rai Gr Parlamento, ha dichiarato: "Quello tra Sinner e Alcaraz sarà un confronto che vedremo decine e decine di volte nei prossimi anni. Carlos lo abbiamo già battuto con Sinner e una volta anche con Musetti, è sicuramente un campione ma noi oggi siamo ancora i numeri uno. Personalmente, anche il giorno dopo la vittoria di Alcaraz a Wimbledon, ripeto quello che dicevo qualche anno fa: tra i due mi tengo Sinner tutta la vita, ritengo che abbia margini di crescita maggiori".