Sono le grandi catastrofi che ci mettono di fronte alla necessità di cambiare. Lo sport italiano, soprattutto quello di squadra, emerge dalla crisi sanitaria Covid-19 più fragile ma anche con una grande voglia di lottare. E allora il dito è puntato su uno dei problemi atavici di questo Pease: il rapporto tra scuola e sport. I presidenti delle federazioni basket, volley e pallamano si sono ritrovati per dirlo: <Se non si cambia non c'è futuro. Se lo sport nelle scuole continuerà ad essere tollerato non andremo da nessuna parte>. Insomma serve un cambio di mentalità, una sterzata che ci riporti nel lotto delle prime Nazioni della classe. Lo sport deve diventare parte integrante della formazione dello studente e del cittadino, liberando così tutte quelle potenzialità lasciate inespresse in questi anni per colpa di una scuola <di stampo ottocentesco> ripetono i tre presidenti. L'emergenza sanitaria ha reso ineludibile un tema che avremmo potuto affrontare da tempo. E ora non c'è più tempo da sprecare.
