Volley: La calda estate di Paola Egonu

Dopo la delusione delle Olimpiadi nel 2021, i Mondiali sono la grande occasione per lascire il segno prima di trasferirsi in Turchia
Volley: La calda estate di Paola Egonu

TORINO - Dall’estate 2021 all’estate 2022, fa sempre più caldo. Anche per Paola Egonu e per la Nazionale azzurra che questa notte sarà impegnata nel primo match della 2ª week di Volley Nations League contro la Serbia. Quella che iniziata è un’estate calda, anzi caldissima perché il tempo delle attese è agli sgoccioli e ora devono arrivare i risultati. Lo scorso anno le Olimpiadi furono una delusione, poi arrivò l’Europeo a sanare le ferite aperte. Tutto è bene ciò che finisce bene, ma gli esami non finiscono mai ed è arrivato il momento di dimostrare che Paola Egonu è davvero l’opposto che fa la differenza e che la Nazionale di Davide Mazzanti è pronta ad aprire un ciclo. Ad un anno di distanza si può dare un giudizio più equilibrato di quello che avvenne a Tokyo. In quell’occasione Egonu e le azzurre persero una grande occasione. Le ragioni di quell’uscita ai quarti non sono mai state oggetto di una riflessione pubblica. Federazione e gruppo hanno fatto quadrato ma non è stato indolore il processo di elaborazione di quel passo falso. Lo ammette con signorile sincerità Davide Mazzanti quando racconta che «l’inverno è stato tosto». In tutto questo Egonu deve gestire il peso di essere ancora una vuole la giocatrice decisiva, quella che fa la differenza. Ha vinto molto, non tutto, e l’appuntamento con il Mondiale, dal 23 settembre al 15 ottobre, è l’occasione migliore lasciare un segno indelebile. Poi verrà l’avventura all’estero con il Vakif che già si preannuncia ricca di successi. Una buona palestra per ripresentarsi, nel 2024 all’esame delle Olimpiadi.

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