Neopromosse senza ossigeno

In SuperLega e in A1 femminile agli ultimi posti della classifica ci sono le ultime arrivate. Il divario con le altre è sempre più grande. Le Leghe dovrebbero immaginare alcuni correttivi
Neopromosse senza ossigeno

TORINO - Neopromosse senza ossigeno. In SuperLega maschile e in A1 femminile agli ultimi posti della classifica ci sono le tre neopromosse. In Superlega, che disputa nel fine settimana l’ultima giornata d’andata, Siena ha raccolto 3 punti e ieri ha deciso di esonerare il tecnico Paolo Montagnani dopo la sconfitta contro Padova. In A1 femminile le retrocessioni saranno due ed ultima è Pinerolo, con due punti, mentre penultima è Macerata con 5 punti. Il terz'ultimo posto è occupato da Perugia che fatica a trovare un equilibrio nonostante gli investimenti. Domani le marchigiane ospiteranno Pinerolo in un match dai risvolti pesantissimi perché chi perde s’incammina verso l’abisso. La situazione più complicata è quella di Pinerolo che non ha ancora incassato una vittoria ed è costretta a vincere per continuare a sperare. Eppure lo scorso hanno aveva conquistato la promozione con una stagione perfetta. Macerata punta sul fattore campo e spera in un passo falso di Perugia.

L'ABISSO

La situazione attuale dei due campionati italiani dimostra che si sta creando una insuperabile divaricazione tra massima serie e A2. Un abisso che le neopromosse non riescono più a colmare. Il salto è sempre stato difficile da affrontare e la prima stagione tra le big ha rappresentato sempre un trauma, per le società che provenivano dal campionato cadetto. Così è stato nel femminile lo scorso anno per Roma che è retrocessa nonostante le buone intenzioni, così fu per Chieri che venne ripescata ed oggi lotta per essere la quinta forza del campionato. Solo Trento riuscì con il gruppo della promozione a salvarsi ma l’anno dopo è retrocessa. A complicare le cose sono i tempi del mercato. Quando arriva la promozione il mercato delle altre è già concluso, quindi su piazza resto solo i rincalzi. Anche il mercato invernale è un’incognita. Le due Leghe dovrebbe aprire una riflessione sulla necessità di mettere dei correttivi, per evitare di trasformare le neopromosse in materassi.

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