Champions League, risveglio amaro

I quarti di finale del torneo hanno riservato pessime sorprese alle squadre italiane e il rischio è che solo Perugia raggiunga le Superfinals di Torino a maggio

TORINO - Pessime notizie dal fronte turco-polacco. I quarti di Champions League maschile e femminile hanno riservato segnali negativi per le ambizioni delle compagini italiane. Eravamo arrivati a questo punto del percorso con sei squadre promosse direttamente ai quarti. Ma qualcosa si è inceppato. In campo maschile si è già disputato il ritorno e delle tre italiane ne resta solo una in corsa, Perugia. Comunque la Sir ha faticato in casa contro i tedeschi di Berlino che hanno venduto cara la pelle. Niente da fare per Civitanova battuta al Golden set dall’HalkBank Ankara e per Trento travolta dallo stesso destino dopo una maratona epica con lo Zaksa. Il segnale peggiore arriva dall’andata dei quarti del torneo femminile dove solo Novara ha fatto bene vincendo in trasferta con lo Stoccarda. Crollo verticale per il Vero Volley contro il VakifBank e per Conegliano contro il Fenerbahce. Due sconfitte dolorosissime per 3-0 senza mai realmente impensierire le avversarie. Difficile fare pronostici sul ritorno ma è chiaro che ci vorrà una prestazione super per ribaltare il risultato e vincere anche il Golden Set. Non una passeggiata, come hanno dimostrato Civitanova e Trento. Ma resta un quesito: le squadre italiane sono entrate in pompa magna nei quarti e ne escono ridimensionate, perché? L’assenza delle squadre russe probabilmente ha svuotato di contenuti la fase a girone permettendo alle italiane di fare man bassa di punti creandosi una bolla di pretesa superiorità che forse non ha retto alla prova del primo turno ad eliminazione diretta. Inoltre bisogna comprendere che il campionato polacco e quello turco, ognuno per la sua strada, stanno crescendo e questi sono i risultati.

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