TORINO - Corto circuito europeo. Ieri Perugia e Modena hanno fallito l’obiettivo che si erano poste, quello delle loro società ma anche quello dell’intero movimento italiano che puntava su una loro affermazione. Modena è crollata in casa nella gara di andata della finale di Cev Cup contro uno Knack Roeselare che si sta rivelando bestia nera per le italiane, almeno quelle di Cev Cup. Dopo aver eliminato in semifinale Piacenza, ora tocca ai gialloblù. Al termine dell’incontro il palleggiatore Bruno è stato laconico e lucido allo stesso tempo: «Abbiamo giocato contro noi stessi e contro la nostra tensione». Insomma un grande regalo fatto ai belgi. In Champions League Perugia non è riuscita a fare sua l’andata della semifinale contro lo Zaksa trascinato da Bartosz Bednorz. Perugia è apparsa confusa nel primo set, poi è riuscita ad acciuffare il secondo ma è rimasta comunque una squadra in affanno a dispetto dei campioni come Leon e del pungolo del tecnico Andrea Anastasi. Ed ora il ritorno è in salita. Simone Giannelli ha dichiarato che ci vorrà un’altra Perugia ed un altro gioco. Vero, verissimo. L’unica certezza a cui aggrapparsi è che la Sir ha la caratura tecnica per fare tutt’altra partita e compiere un’impresa. Serve a lei, serve alla pallavolo italiana per non rimanere fuori dalle Superfinals di Torino il 20 maggio.
