Tragedia nel volley: trovata morta Julia Ituma

La giocatrice 18enne di Novara si trovava a Istanbul per la trasferta di Champions. Sarebbe precipitata dalla finestra dell'hotel

ISTANBUL (Turchia) - Una premessa. Non troverete su questo sito le immagini terribili della disperazione di Julia, prima di morire. Di una ragazza e della sua tragedia diamo notizia, preferiamo fermarci qui, senza aggiungere altro né commentare altre scelte. Quello di Julia è un dramma che lascia tutto il mondo dello sport senza parole. La pallavolista di 18 anni è stata trovata morta, probabilmente precipitata da una finestra dell’hotel. La giocatrice si trovava lì con la sua squadra, la Igor Gorgonzola Novara, per giocare la semifinale di Champions League persa 3-0 contro l’Eczacibasi. Secondo le prime ricostruzioni da parte della polizia turca, potrebbe trattarsi di un gesto volontario.

Ituma, ipotesi suicidio

Nata a Milano, di origini nigeriane, Ituma era considerata una promessa del volley e quella in corso era la sua prima stagione con la squadra piemontese, dove era arrivata dal Club Italia (dove aveva giocato per 3 stagioni). Nel suo palmares vantava diversi titoli con le giovanili azzurre, tra i quali l'oro mondiale under 20 nel 2021, e nel 2022 quello europeo con l'Under 19 e ancora l'oro alle Olimpiadi giovanili. Così su Twitter l'ex ct della nazionale maschile di volley Mauro Berruto, oggi responsabile sport per il Partito Democratico: "Sono sconvolto dalla tragica scomparsa di Julia Ituma, pallavolista diciottenne della Igor Novara. Il mio abbraccio alla famiglia, al club, a tutta la grande comunità della pallavolo italiana".

Ituma, la storia Instagram della Egonu

Nessuna parola, solo la foto listata a lutto della Igor Volley per la morte di Julia Ituma, avvenuta ad Istanbul, è nelle storie di Instagram di Paola Egonu, la pallavolista azzurra, che attualmente gioca in Turchia.

Ituma, dt Club Italia: "In lei rivedevo Egonu"

"Julia aveva tutte le carte in regola per raggiungere i massimi livelli, aveva i numeri per fare un percorso di eccellenza. La notizia della sua morte mi ha lasciato un profondo senso di impotenza. La conoscevo bene, e vedevo per lei un futuro brillante. Morire a 18 anni è una cosa contro natura". Così, al telefono con l'ANSA, Marco Mencarelli, direttore tecnico del Club Italia, il settore giovanile della federvolley dove Ituma si era subito messa in luce. "Ricordo la sua determinazione molto marcata, quasi una sorta di ostinazione - aggiunge -. Aveva una potenza straordinaria che stava imparando a dominare, a gestire. Aveva tutte le carte in regole per raggiungere i massimi livelli. Vedevo in lei più o meno le stesse qualità che avevo visto in Paola Egonu quando aveva 15-16 anni, anche se le caratteristiche tecniche erano diverse. Aveva le qualità per un percorso di eccellenza anche a livello internazionale".

Ituma e la Egonu come punto di riferimento

Dall'oratorio alla Serie A di volley, con Paola Egonu come punto di riferimento e un sogno nel cassetto: andare alle Olimpiadi con l'Italia. Un sogno, quello di Julia Ituma, bruscamente spezzato all'alba nell'hotel di Istanbul dove la 18enne giocatrice della Igor Novara ha perso la vita. L’atleta milanese, classe 2004, aveva già collezionato successi importanti: dal secondo posto ai mondiali under 18 del 2021 alla vittoria dell’Europeo under 19 la scorsa estate, dove si era anche aggiudicata il premio come miglior giocatrice del campionato. Un talento in rampa di lancio che aveva iniziato il suo percorso sportivo "in un oratorio vicino a casa con qualche amica e mia sorella". A raccontarlo era stata la stessa Julia in un'intervista concessa al magazine MM, quindicinale della scuola di giornalismo Walter Tobagi, appena tre mesi fa: "Da lì ho continuato fino all’ultimo anno delle scuole medie, quando un allenatore del Club Italia, la squadra con cui ho giocato a Milano, mi ha vista un po’ per caso. Parlando con altri colleghi si è reso conto che avevo qualcosa da offrire e così, poco dopo, è arrivata la convocazione per qualche allenamento di prova e le selezioni provinciali e nazionali. Sono rimasta al Club Italia per quattro anni e nel 2018 ho ricevuto la chiamata dall’Igor Volley di Novara. Ma ho deciso di accettare l’offerta solo lo scorso maggio". Andare a un'Olimpiade, aveva raccontato all'autrice dell'intervista, Alessandra Neri, era per lei un "sogno nel cassetto. Continuerò a cercare di fare del mio meglio e se la nazionale seniores dovesse interessarsi a me sarebbe un sogno che si realizza. Perciò sì, l’Olimpiade resta il mio obiettivo". E alla domanda se i paragoni con Egonu le abbiano messo pressione, aveva risposto: "Un po’. Essere comparata a una giocatrice di questo calibro è difficile, ma è anche un grande onore. Paola è sempre stata un punto di riferimento per me, come molte giocatrici di alto livello. Allo stesso tempo, avendo caratteristiche diverse da lei devo imparare a concentrarmi più su me stessa che sul cercare di raggiungerla, altrimenti rischio di diventare una sua brutta copia". Al contrario di Egonu, Julia non era mai stata vittima di commenti razzisti: "Per fortuna no. Non sono così in vista e non merito gli insulti", aveva detto sorridendo, prima di raccontare anche i suoi riti scaramantici per gestire l'ansia prima di una partita: "Solitamente entro in spogliatoio sempre con gli auricolari e anche nelle parti delle fasciature o quando parlo con il fisioterapista, ascolto sempre la musica. Ho bisogno del mio spazio ma cerco di evitare le scaramanzie. Preferisco concentrarmi sul concreto piuttosto che sulla teoria".

Ituma, Piccinini: "Aveva un futuro pazzesco davanti"

"Ho avuto modo di allenarmi un po' con lei qualche anno fa al Club Italia, era una ragazza con tanta voglia di vivere, dolce, sempre attenta ai consigli che le davo, con questi occhi che trasmettevano voglia di imparare e crescere. Aveva davanti un futuro pazzesco". Francesca Piccinini, intervenuta a Sky Sport 24, ricorda così Julia Ituma. "Penso ora alla squadra, ai dirigenti, all'ambiente, è stato un trauma pazzesco: lo è stato per me che sono qui, figuriamoci per le ragazze", ha aggiunto.

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Ituma, dalla Turchia: "Ripresa dalle telecamere, si è gettata"

Gli ultimi movimenti di Julia Itum sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza del Volley Hotel di Istanbul, in cui alloggiava con la sua squadra. Lo riporta il sito turco Hurryet. Dalle immagini, pubblicate sul sito, si vede la giovane vagare per il corridoio dell'hotel tra le 22.30 e le 23.50. La si vede camminare e poi seduta sul pavimento con la testa appoggiata alle ginocchia, prima di entrare nella sua stanza al sesto piano. "Si è appreso che Julia Ituma è morta gettandosi dalla finestra della stanza al sesto piano dell'hotel". È quanto riporta il sito turco Hurryet sulla morte a Istanbul della pallavolista italiana di 18 anni. La polizia turca ha aperto un'indagine sulla vicenda, mentre sono state divulgate le prime immagini della scena dell'incidente. "La coinquilina di Ituma, Julia Varela, non ha sentito nulla perché dormiva ed è stata svegliata dalla polizia", riferisce Hurryet. Il corpo senza vita di Ituma è stato trovato davanti all'hotel intorno alle 5.30.

Ituma, autorità turche dispongono autopsia

Le autorità turche hanno disposto l'autopsia sul corpo di Julia Ituma, la pallavolista 18enne morta a Istanbul, in Turchia, cadendo dal sesto piano dell'hotel in cui alloggiava con la sua squadra, la Igor Novara. È quanto si apprende da fonti della Farnesina. L'autopsia accerterà cosa abbia causato la morte della giovane, il cui corpo è stato trovato all'alba davanti al Volley Hotel della città turca.

Ituma, la madre in volo per Istanbul

La madre di Julia Ituma, Elisabeth, è partita dall'aeroporto di Milano per recarsi a Istanbul, in Turchia, dove la pallavolista 18enne è stata trovata morta questa mattina nell’hotel dove alloggiava con la squadra che ieri ha giocato la gara di ritorno della semifinale di Champions League contro l’Eczacibasi.

Ituma: l'Igor Novara fa rientro in Italia, ds resta a Istanbul

La squadra di Julia Ituma sta facendo rientro dalla Turchia in Italia assistita dal Consolato generale a Istanbul. Lo si apprende da fonti della Farnesina. Il Direttore sportivo della squadra, la Igor Novara, è rimasto invece nella città turca. Ituma, pallavolista di 18 anni, è morta cadendo dalla finestra della sua camera, al sesto piano del Volley Hotel della città turca.

Ituma, il cordoglio della Lega Pallavolo Serie A

"La Lega Pallavolo Serie A Femminile si stringe intorno alla famiglia, alle compagne di squadra e alla società Igor Volley Novara, esprimendo sincero e accorato cordoglio per la tragica scomparsa di Julia Ituma, avvenuta nella notte a Istanbul". È quanto si legge in una nota della Lega.

Morte Ituma, 1' di silenzio su tutti i campi di pallavolo

Un minuto di silenzio su tutti i campi di pallavolo. Lo ha disposto la Federazione Italiana, in memoria di Julia Ituma, per tutte le gare pallavolistiche che si disputeranno da oggi a domenica.

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Ituma, Farnesina segue il caso con massima attenzione

Il consolato generale a Istanbul e l'ambasciata a Ankara in stretto raccordo stanno seguendo con la massima attenzione il caso della pallavolista Julia Ituma trovata senza vita a Istanbul dove si trovava con la sua squadra. Il consolato si è immediatamente attivato con i familiari a cui sta fornendo la massima assistenza mentre un costante raccordo è assicurato con la squadra e il suo direttore sportivo, nonché con la federazione italiana pallavolo e le autorità locali.

Ituma, Manfredi: "Sgomenti per una tragedia immensa"

"Siamo tutti sgomenti per questa tragedia che colpisce non solo il mondo pallavolo, ma tutto lo sport italiano. Oggi piangiamo la scomparsa, non solo di un grande talento, ma soprattutto di una meravigliosa ragazza di 18 anni che abbiamo visto crescere da vicino nel Club Italia, stagione dopo stagione". Così il presidente della Federazione pallavolo, Giuseppe Manfredi, sulla morte della giocatrice Julia Ituma, avvenuta la scorsa notte a Istanbul. "Il primo pensiero va alla famiglia di Julia, alla quale invio le più sentite condoglianze e garantisco che la Federazione Italiana Pallavolo fornirà il massimo sostegno - prosegue Manfredi -. Siamo in costante contatto con la società Igor Gorgonzola Novara e con il presidente della Federazione turca per dare tutto il supporto possibile. In questo momento penso che ogni altra parola sia inutile, è una tragedia immensa a cui nessuno di noi era minimamente preparato". Oltre al presidente Manfredi, i vicepresidenti Adriano Bilato e Luciano Cecchi, il segretario generale Stefano Bellotti, il Consiglio Federale, la Federazione Italiana Pallavolo e tutto il mondo del volley si stringono attorno alla famiglia di Julia e inviano le più sincere condoglianze.

Ituma, Malagó: "Dolore non cancella suo sorriso"

"Vicini al cordoglio della famiglia, dell'Igor Novara e di tutta la Federvolley per la tragica scomparsa di Julia Ituma, atleta talentuosa e ragazza di valore. Il dolore non cancella la passione e il sorriso con cui avevi conquistato il mondo della pallavolo. Ciao, Julia". È il messaggio del presidente del Coni, Giovanni Malagó, sul proprio profilo Twitter, dopo la notizia della scomparsa della pallavolista, Julia Ituma.

Ituma, Abodi: "Addolorato e incredulo"

Sono addolorato e incredulo di fronte alla tragedia che si è consumata nella notte in Turchia e ha strappato la vita a Julia Ituma. Quando succedono queste tragedie la prima domanda che ci si pone è ‘perché?’. Le indagini sono in corso, ma qualsiasi possano essere state le circostanze, non ci riporteranno Julia con la sua solarità e il suo sorriso. Mi stringo in un forte abbraccio alla sua famiglia alla quale porgo le più sentite condoglianze e mi unisco al dolore delle compagne di squadra e di tutto il movimento della pallavolo italiana in questo difficile momento”. Lo dichiara il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

Ituma, l'amica Nervini: "Spero troverai pace"

"Non ti dirò di volare alto nel cielo, quello lo facevi già quaggiù. Spero solo che tu possa trovare quella pace e quella serenità che qua non hai trovato. Proteggici, mia cara amica, giocherai sempre al mio fianco. La tua spina nel fianco. Stella". E' quanto si legge in fondo a un lungo messaggio scritto da Stella Nervini, giocatrice professionista di volley e amica di Julia Ituma. Le due avevano giocato assieme per due stagioni, dal 2020 al 2022, tra le fila del Club Italia, prima che le loro strade si dividessero, Ituma a Novara e Nervini a Chieri. "Ciao stronza, è così che ti chiamavo - così inizia la lettera in ricordo dell'amica -. Chi ti conosce e ci conosce sa quanto fosse controverso il nostro rapporto: amore e odio, due forze in continuo conflitto unite da un profondo rispetto. Chi ti conosce davvero sa che anima fragile tu fossi, quanto bisogno d'amore si celasse dietro ai tuoi gesti, alle tue parole forti, alle tue forme di arroganza. Non potrò mai ringraziarti abbastanza per esserti fidata di me, per avermi permesso di conoscere la vera Titu e per essere stata una delle persone più genuine che io abbia mai incontrato. Eri la mia spina nel fianco e sempre lo sarai. Ti rivedrò in ogni salto quelli che ti lasciano a bocca aperta, ti rivedrò in ogni boato dopo una schiacciata, ti vedrò sempre accanto a me in ricezione, mamma mia che disastro la tua ricezione. Ti rivedrò in ogni film visto insieme. Ti rivedrò nel tuo album preferito dei Thegiornalisti, proprio quello che io odiavo. Ti ricordo e ti ricorderò sempre in quella foto sfocata sopra alla tazza che ti ho regalato. Pensavo che fosse troppo melensa per i tuoi gusti ma che, proprio come ho scritto, magari ti avrebbe strappato un sorriso nei momenti difficili. Non te ne ha strappati abbastanza. Ti ricorderò in un rapido abbraccio il giorno del mio compleanno. I tuoi abbracci. Mi stringevi così forte. Adesso non riesco a fare a meno di pensare all'ultimo che mi hai dato. Ricorderò la tua risata, pura e contagiosa".

Ituma, presidente polisportiva: "S'è fatta subito notare"

"Le altre mi dicevano 'allora presidente, come va? hai visto che abbiamo vinto?', lei invece arrivava sempre con gli occhi bassi, il borsone sulla spalla, salutava sempre, era molto educata e molto riservata": così Danio Turoti, presidente della polisportiva San Filippo Neri, la parrocchia alla periferia di Milano dove Julia Itama ha iniziato a giocare, ricorda la pallavolista 18enne. "E' arrivata da noi giovanissima ed è stata subito notata dai tecnici che parlando con noi ci hanno proposto - racconta - di farla crescere ad Azzurri Italia, poi è diventata ciò che sappiamo". Julia era "bella e brava" aggiunge suor Luisa, anima della parrocchia nel cuore del quartiere Bovisasca, al fianco di scuole elementari e medie. "Julia è cresciuta qui come pallavolista, poi ha fatto la sua strada - dice suor Luisa - qui sicuramente hanno capito che aveva del talento". Un talento che allenava duramente, anche insieme alla mamma: "Ricordo che spesso nel primo pomeriggio correva con la mamma qui intorno, si fermavano a bere alla fontanella, poi - conclude la religiosa - Julia entrava in palestra ad allenarsi".

Ituma, Di Francisca: "Bruttissima notizia e grande perdita"

"Aveva solo 18 anni. E' una bruttissima notizia, una grande perdita". Così l'ex schermitrice Elisa Di Francisca, a margine dell'accensione del countdown clock per i -100 giorni ai Mondiali di scherma di Milano 2023, riguardo la morte della giovane pallavolista Julia Ituma.

Ituma, il Novara Calcio: "Un dolore difficile da spiegare"

Il Novara Calcio "si stringe in un forte abbraccio attorno alla famiglia Igor Volley Novara, dopo aver appreso la tragica notizia della scomparsa della propria giocatrice Julia Ituma. Un dolore difficilmente spiegabile, che coinvolge tutto il mondo dello sport e la Città di Novara, che entrambe le realtà, Novara Fc e Igor Volley, rappresentano con orgoglio". E' il messaggio pubblicato sul sito della società calcistica, che milita in serie C.

Ituma, Salvini: "Una preghiera per lei"

"Notizie che non vorremmo mai leggere. Tanta tristezza per il dramma che ha portato via a 18 anni Julia, promessa del volley azzurro. Una preghiera per lei, un abbraccio di vicinanza alla sua famiglia e alle sue compagne di squadra". Lo scrive su Instagram il vice-presidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, commentando la morte della 18enne pallavolista azzurra Julia Ituma, avvenuta nella notte a Istanbul.

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ISTANBUL (Turchia) - Una premessa. Non troverete su questo sito le immagini terribili della disperazione di Julia, prima di morire. Di una ragazza e della sua tragedia diamo notizia, preferiamo fermarci qui, senza aggiungere altro né commentare altre scelte. Quello di Julia è un dramma che lascia tutto il mondo dello sport senza parole. La pallavolista di 18 anni è stata trovata morta, probabilmente precipitata da una finestra dell’hotel. La giocatrice si trovava lì con la sua squadra, la Igor Gorgonzola Novara, per giocare la semifinale di Champions League persa 3-0 contro l’Eczacibasi. Secondo le prime ricostruzioni da parte della polizia turca, potrebbe trattarsi di un gesto volontario.

Ituma, ipotesi suicidio

Nata a Milano, di origini nigeriane, Ituma era considerata una promessa del volley e quella in corso era la sua prima stagione con la squadra piemontese, dove era arrivata dal Club Italia (dove aveva giocato per 3 stagioni). Nel suo palmares vantava diversi titoli con le giovanili azzurre, tra i quali l'oro mondiale under 20 nel 2021, e nel 2022 quello europeo con l'Under 19 e ancora l'oro alle Olimpiadi giovanili. Così su Twitter l'ex ct della nazionale maschile di volley Mauro Berruto, oggi responsabile sport per il Partito Democratico: "Sono sconvolto dalla tragica scomparsa di Julia Ituma, pallavolista diciottenne della Igor Novara. Il mio abbraccio alla famiglia, al club, a tutta la grande comunità della pallavolo italiana".

Ituma, la storia Instagram della Egonu

Nessuna parola, solo la foto listata a lutto della Igor Volley per la morte di Julia Ituma, avvenuta ad Istanbul, è nelle storie di Instagram di Paola Egonu, la pallavolista azzurra, che attualmente gioca in Turchia.

Ituma, dt Club Italia: "In lei rivedevo Egonu"

"Julia aveva tutte le carte in regola per raggiungere i massimi livelli, aveva i numeri per fare un percorso di eccellenza. La notizia della sua morte mi ha lasciato un profondo senso di impotenza. La conoscevo bene, e vedevo per lei un futuro brillante. Morire a 18 anni è una cosa contro natura". Così, al telefono con l'ANSA, Marco Mencarelli, direttore tecnico del Club Italia, il settore giovanile della federvolley dove Ituma si era subito messa in luce. "Ricordo la sua determinazione molto marcata, quasi una sorta di ostinazione - aggiunge -. Aveva una potenza straordinaria che stava imparando a dominare, a gestire. Aveva tutte le carte in regole per raggiungere i massimi livelli. Vedevo in lei più o meno le stesse qualità che avevo visto in Paola Egonu quando aveva 15-16 anni, anche se le caratteristiche tecniche erano diverse. Aveva le qualità per un percorso di eccellenza anche a livello internazionale".

Ituma e la Egonu come punto di riferimento

Dall'oratorio alla Serie A di volley, con Paola Egonu come punto di riferimento e un sogno nel cassetto: andare alle Olimpiadi con l'Italia. Un sogno, quello di Julia Ituma, bruscamente spezzato all'alba nell'hotel di Istanbul dove la 18enne giocatrice della Igor Novara ha perso la vita. L’atleta milanese, classe 2004, aveva già collezionato successi importanti: dal secondo posto ai mondiali under 18 del 2021 alla vittoria dell’Europeo under 19 la scorsa estate, dove si era anche aggiudicata il premio come miglior giocatrice del campionato. Un talento in rampa di lancio che aveva iniziato il suo percorso sportivo "in un oratorio vicino a casa con qualche amica e mia sorella". A raccontarlo era stata la stessa Julia in un'intervista concessa al magazine MM, quindicinale della scuola di giornalismo Walter Tobagi, appena tre mesi fa: "Da lì ho continuato fino all’ultimo anno delle scuole medie, quando un allenatore del Club Italia, la squadra con cui ho giocato a Milano, mi ha vista un po’ per caso. Parlando con altri colleghi si è reso conto che avevo qualcosa da offrire e così, poco dopo, è arrivata la convocazione per qualche allenamento di prova e le selezioni provinciali e nazionali. Sono rimasta al Club Italia per quattro anni e nel 2018 ho ricevuto la chiamata dall’Igor Volley di Novara. Ma ho deciso di accettare l’offerta solo lo scorso maggio". Andare a un'Olimpiade, aveva raccontato all'autrice dell'intervista, Alessandra Neri, era per lei un "sogno nel cassetto. Continuerò a cercare di fare del mio meglio e se la nazionale seniores dovesse interessarsi a me sarebbe un sogno che si realizza. Perciò sì, l’Olimpiade resta il mio obiettivo". E alla domanda se i paragoni con Egonu le abbiano messo pressione, aveva risposto: "Un po’. Essere comparata a una giocatrice di questo calibro è difficile, ma è anche un grande onore. Paola è sempre stata un punto di riferimento per me, come molte giocatrici di alto livello. Allo stesso tempo, avendo caratteristiche diverse da lei devo imparare a concentrarmi più su me stessa che sul cercare di raggiungerla, altrimenti rischio di diventare una sua brutta copia". Al contrario di Egonu, Julia non era mai stata vittima di commenti razzisti: "Per fortuna no. Non sono così in vista e non merito gli insulti", aveva detto sorridendo, prima di raccontare anche i suoi riti scaramantici per gestire l'ansia prima di una partita: "Solitamente entro in spogliatoio sempre con gli auricolari e anche nelle parti delle fasciature o quando parlo con il fisioterapista, ascolto sempre la musica. Ho bisogno del mio spazio ma cerco di evitare le scaramanzie. Preferisco concentrarmi sul concreto piuttosto che sulla teoria".

Ituma, Piccinini: "Aveva un futuro pazzesco davanti"

"Ho avuto modo di allenarmi un po' con lei qualche anno fa al Club Italia, era una ragazza con tanta voglia di vivere, dolce, sempre attenta ai consigli che le davo, con questi occhi che trasmettevano voglia di imparare e crescere. Aveva davanti un futuro pazzesco". Francesca Piccinini, intervenuta a Sky Sport 24, ricorda così Julia Ituma. "Penso ora alla squadra, ai dirigenti, all'ambiente, è stato un trauma pazzesco: lo è stato per me che sono qui, figuriamoci per le ragazze", ha aggiunto.

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