Dramma Ituma, le compagne: "Non abbiamo colto il disagio di Julia"

Le pallavoliste del Novara: "Nulla lasciava mai presagire quanto è successo. Ha alzato una barriera, celato la sua fragilità". Il club smentisce le voci turche su un post, rinviata al 19 gara-1 con Chieri

Il dolore per la tragedia della scomparsa di Julia Ituma si mescola con la tristezza e il rammarico di quello che si sarebbe potuto fare per evitare una disgrazia che ha travolto il mondo dello volley e dello sport in generale. Intanto nella giornata di ieri, nell'istituto di medicina legale di Istanbul è stata eseguita l'autopsia sul corpo della ragazza, morta il 13 aprile scorso dopo essere precipitata dalla finestra della camera al sesto piano dell'hotel dove alloggiava con la sua Igor Gorgonzola Novara. Occorrerà attendere qualche giorno per avere l'esito degli esami che, tra l'altro, dovranno essere tradotti in italiano. Le indagini della polizia turca proseguono per stabilire l'esatta dinamica dei fatti e con ogni probabilità l'esito dell'esame del cellulare di Julia, ora sotto sequestro, potrà fornire elementi importanti per fare quadrato attorno alla vicenda. Di ritorno in Italia la mamma Elisabeth e i dirigenti di Novara rimasti in Turchia per espletare le pratiche di rientro della salma. I funerali di Julia saranno officiati a Milano, lunedì o martedì nella Chiesa San Filippo Neri.

Tragedia Ituma, parla la presidente del club

In queste ore poi sono circolate fantasiose ricostruzioni sulla dinamica dell'accaduto. Il club di Novara, in una nota diramata ha voluto precisare: "Nessun messaggio di addio è stato inviato da Julia, in alcuna forma, a compagne di squadra, staff tecnico o dirigenza. Sono da considerarsi assolutamente false anche le indiscrezioni secondo cui persone terze, preoccupate per le condizioni di Julia, avrebbero contattato prima della tragedia alcune compagne di squadra affinché le stessero vicino. Chiediamo una volta di più di rispettare il dolore di squadra, staff tecnico e societario". Ha parlato Suor Giovanna Saporiti, la presidente del club: "Quando quasi quarant’anni fa ho fondato AGIL Volley, l’ho fatto per offrire un’opportunità alle ragazze in difficoltà, affinché attraverso i valori positivi dello sport potessero trovare o recuperare serenità e stabilità. Oggi ci sentiamo tutti impotenti e sconfitti, per non essere riusciti a intercettare il disagio di Julia e per non avere avuto la possibilità di intervenire in tempo. Julia non si è aperta con noi e per noi rimarrà sempre il rammarico di non essere evidentemente riusciti a permeare quella barriera che aveva innalzato, celando la sua fragilità dietro un’apparenza di ragazza forte, educata, solare, determinata".

Tragedia Ituma, il dolore delle compagne

Anche la squadra ha voluto rilasciare una dichiarazione congiunta: "Non riusciamo a capacitarci dell’accaduto, non riusciamo a farcene una ragione: nulla ha mai anche solo lasciato presagire che una cosa del genere potesse accadere, altrimenti saremmo intervenute per tempo, sostenendoci come siamo abituate a fare ogni qualvolta qualcuna di noi si dovesse trovare in difficoltà". Ieri, poi, la Lega Pallavolo Serie A Femminile ha deciso il rinvio di Gara1 dei playoff scudetto tra Chieri e Novara a mercoledì 19 aprile. Così il presidente di LVF Mauro Fabris: "Questo tragico evento ci obbliga tutti, Istituzioni e Società sportive, dirigenti, adulti, genitori, media, a una maggiore riflessione, a un serio approfondimento sulla necessità di preoccuparsi del percorso di crescita innanzitutto personale e poi sportiva delle giovani atlete".

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