Perugia, l'amarezza e l'Europa

Alla squadra campione del mondo per club resta solo la corsa per qualificarsi alla Challenge Cup. Una situazione inimmaginabile da trasformare in una ripartenza per non finire tra le macerie
Perugia, l'amarezza e l'Europa

TORINO - L’Europa della pallavolo corre verso le Superfinals di Champions League di Torino, Perugia corre verso la Challenge Cup. La squadra di patron Gino Sirci è impegnata nei playoff di Challenge per conquistarsi un posto nelle competizioni continentali della prossima stagione. Questo è il paradosso di una stagione pazza dove molti dei valori, sanciti in passato, sono andati in crisi. La prima conseguenza è che il 20 maggio a Torino non ci saranno squadra italiane, né nella finale maschile, né in quella femminile. Un risultato che richiederà una riflessione sui fattori che l’hanno prodotto peri i campionati più belli del mondo non possono restare fuori dalla vetrina più prestigiosa senza una riflessione. Anche i playoff di Superlega confermano la natura complessa di questa stagione. Milano, ottava della regular season, ha eliminato ai quarti la prima, Perugia, ed ora è in vantaggio nella serie di semifinale contro Civitanova, campione d’Italia per le ultime tre volte di fila. Piacenza invece vive di alti e bassi mostruosi ma si prepara per l’ennesima rimonta che potrebbe portarla alla finale. E se la finale fosse Milano-Piacenza sarebbe una novità assoluta, perché ottava contro quinta non è mai successo.

DELUSIONE

Perugia è costretta a guardare e leccarsi le ferite. Nei playoff Challenge ha già battuto Monza e ora deve affrontare Verona. Non può sbagliare, pena essere esclusa. Sulla sua strada troverà anche Modena animata dalle stesse motivazioni. Un epilogo inimmaginabile per i campioni del mondo in carica. Un epilogo doloroso come testimonia il pensiero del libero Max Colaci: «Naturalmente sono contento per la vittoria a Monza, ma faccio ancora un po’ fatica a parlare dopo quello che è successo nelle ultime settimane. Ieri bisognava fare soprattutto una cosa, rispettare la maglia ed i nostri tifosi che ci hanno seguito da casa. Chiaramente poi si scende in campo e come sempre vogliamo vincere, purtroppo nei momenti più importanti non ci siamo riusciti». Gino Sirci ha cercato di elaborare il dramma di questa stagione con meno impulsività di altre volte ma dai suoi interventi traspare la delusione. Come non era mai avvenuto in passato. La prima sfida di Perugia oggi è superare questa amarezza. Se la squadra ce la farà e approderà in Challenge Cup, l’Europa potrebbe non essere matrigna.

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