Parma, se un anno in A3 può bastare

La società emiliana va verso la rinuncia. Eppure un anno fa riscattò il titolo da Mondovì per riportare una storica piazza nei campionati di A. Costi crescenti e chiusura del PalaRaschi hanno fatto invertire rotta
Parma, se un anno in A3 può bastare

TORINO - Parma si è già fermata. Dopo un solo anno di A3 la società emiliana si unisce al gran ballo delle rinunce. Ed è un’altra chiusura eccellente, come piazza e tradizione, quella di Parma. La Wimore Energy dice basta e lascia la serie A3 dopo una sola annata. Un anno fa il club emiliano rilevò il titolo di Mondovì, con una sequenza di polemiche sollevata da altre pretendenti per le modalità che avevano portato al trasferimento del titolo. Parma si impegnò direttamente per consentire a Mondovì di concludere la stagione, oggi l'abbandono. Difficile intravvedere soluzioni salvifiche dell’ultima ora, anche perché il PalaRaschi chiude per lavori di ristrutturazione e diventa obbligatorio il trasferimento a Salsomaggiore. C’è poi la questione delle risorse crescenti che servono per affrontare un campionato di pallavolo che pare aver spinto la dirigenza parmigiana a chiudere le porte, ancora una volta. Da qui dovrebbe nascere una riflessione sulle condizioni che rendono possibile partecipare ad un campionato, seppure di A3. Eppure Parma è un pezzo di storia importante del volley italiano e la sua presenza certificava radici profonde di tutto il movimento. Senza Parma quelle radici saranno meno salde e il cuore batterà un poco meno.

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