Il senso di Novara per l'Europa

L'Igor ha scelto di inseguire un posto in Challenge Cup perché le manca un trofeo dal 2019 e il terzo trofeo continentale è alla portata della squadra. Ma sarà una strada lunga e impegnativa
Il senso di Novara per l'Europa

TORINO - L’Igor Novara non ci sta ad essere fuori dall’Europa. Due giorni fa l’annuncio che organizzerà il torneo Wevza Cup per inseguire un posto in Challenge Cup, il terzo trofeo continentale della Cev. Fin dalla fine del campionato il dg Enrico Marchioni aveva annunciato che la società avrebbe provato a perseguire questa strada e così è stato. Alle spalle la società novarese ha una stagione particolarmente tribolata, per infortuni gravi (la palleggiatrice oro olimpico Jordyn Poulder) e il dramma di Julia Ituma a segnare una stagione da archiviare il prima possibile. A completare il quadro la fine del rapporto con il tecnico Stefano Lavarini che aveva impostato la squadra ma con cui il rapporto si è chiuso dieci giorni dopo la firma del rinnovo. Ora il tecnico di Omegna guida la Polonia e ha fatto bene in VNL e la prossima stagione sarà in panchina al Fenerbahce. Novara è corsa ai ripari facendo una scommessa: ha affidato la squadra a Lorenzo Bernardi, un esordiente nella pallavolo femminile, e con lui proverà a risalire la china. Squadra nuova, tecnico nuovo. Tutto faceva pensare che l’Igor avrebbe preso con calma la prossima stagione puntando a recuperare il gap dello scorso anno.

LA SCELTA

Invece ha scelto di ripercorrere la strada di Chieri, poi vincitrice all’esordio nelle coppe continentali, e inseguire la Challenge Cup con tutto l’aggravio di turni infrasettimanali e trasferte in località sperdute (ne sa qualcosa Chieri). Non si può nemmeno pensare ad un valore formativo della competizione, vista la disparità di valori tecnici in campo. In più se conquistasse il pass, Novara dovrebbe affrontare al primo turno un ostico derby con Casalmaggiore. Per organizzare il torneo Wevza Novara ha dovuto trovare le altre squadre e accollarsi i costi per intero. Lo ha fatto perché l’ultimo successo dell’Igor risale al maggio 2019, quando conquistò la Champions League a scapito di Conegliano. Da allora più niente e la Challenge Cup è un modo per tornare ad assaporare quel gusto in un torneo alla portata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...