Mazzanti come Bearzot

Il tecnico della Nazionale femminile ha escluso dalla rosa Moki De Gennaro generando molto scalpore. La replica: «Decisione dettata dalla mia idea di squadra per i prossimi due anni»
Mazzanti come Bearzot

TORINO - Davide Mazzanti come Enzo Bearzot. Da molte settimane si discute dell’esclusione di Moki De Gennaro dalla rosa azzurre che affronterà l’Europeo. Una scelta che ha sorpreso tutti perché il libero di Conegliano è stata una bandiera di questa squadra. Mazzanti ha fatto una scelta e ieri, in occasione della presentazione della rassegna, ha spiegato le ragioni di questo passo: «Ho fatto scelte legate alla mia idea di squadra per i prossimi due anni (questo e il 2024, ndr), squadra a cui volevo dare una forma precisa ispirandola a delle persone, in particolare, Sylla e Danesi. Avevo bisogno anche di ridefinire gli argini... Devo poi guardare ai risultati e a quello che vedo in campo che mi ha detto che c’erano persone che potevano fare percorsi importanti. Sono scelte motivate. Le scelte di un allenatore sono un mix tra fattori valoriali e fattori tecnici. Mi sono anche ispirato anche da quello che aveva fatto Fefè». Chiaro il riferimento allo svecchiamento della rosa, dando via libera a giocatrici talentuose e di prospettiva. Così sarà per Eleonora Fersino, il cui cartellino è di Conegliano. Ma più che De Giorgi questo passo e le motivazioni di Mazzanti, hanno ricordato Enzo Bearzot e la decisione di rinunciare a Giacinto Facchetti, prima del Mondiale di calcio del 1978. Con quella scelta il grande tecnico azzurro aprì la strada al gruppo che vinse il Mondiale del 1982. Ora speriamo che sia di buon auspicio per la Nazionale di Mazzanti.

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