Europei, l'Italia e il fattore Ngapeth

Questa sera è in programma  la semifinale contro la Francia a Roma. Lo schiacciatore non parte titolare, ma ha la personalità per incidere sul match anche se entrerà, solo, per un giro dietro
Europei, l'Italia e il fattore Ngapeth

TORINO - Tra l’Italia e la finale dell’Europeo c’è il fattore Ngapeth. Questa sera, al PalaEur di Roma, la Nazionale azzurra affronta la Francia in un match che vale l’accesso alla finale del torneo e la possibilità di difendere il titolo conquistato a Lubiana nel 2021. Dall’altra parte della rete ci aspetta la Francia allenata da Andrea Giani. È una squadra consolidata, con un gruppo che gioca insieme da dieci anni e che ha raggiunto il suo momento più alto con il successo olimpico a Tokyo 2020.

Gli azzurri l’hanno battuta nel quarti di finale del Mondiale un anno fa. Ha giocatori di talento cresciuti ancora nel nostro campionato (Clevenot, Chinenyeze, Patry), difende tantissimo. Sa farsi valere in attacco. Dunque una squadra completa. Su tutto svetta il talento di Earvin Ngapeth. Però questa sera non sarà nel sestetto titolare per via di un infortunio che lo limita da tempo e dal quale sembra faticare a uscire.

Per lui Giani prevede solo qualche ingresso per il giro dietro nei momenti più caldi di un incontro molto sentito da tutte e due le squadre. Ngapeth a mezzo servizio è una notizia, ma non bisogna pensare che non possa fare valere il suo talento. Il tecnico dei transalpini ne è convinto: «Con la sua personalità è importante per il gruppo anche se entra solo per ricevere». Quanto potrà trascinare i suoi Ngapeth è il vero nodo della Francia.

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