© FIORENZO GALBIATITORINO - Lo scudetto è già il passato, ora conta solo la Final Four di Champions League. Conegliano ha festeggiato martedì sera il settimo scudetto di fila con uno sfoggio di potenza che ha annullato la Milano di Paola Egonu e delle altre tre olimpioniche, ma si è già messa alle spalle l’ennesimo trionfo di una squadra. Ora conta solo la prossima sfida ed è anche in questo che si misura il dna di una squadra che non perde un titolo in Italia dal febbraio del 2019. Il focus si sposta a Istanbul dove il 3 e il 4 maggio si giocherà la Final Four di Champions League. L’Imoco è la detentrice e ha tra i suoi obiettivi, sin dall’inizio della stagione, quello di fare il bis continentale. Lo conferma anche Daniele Santarelli: «Quest’anno abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Ma non è ancora finita. Ci aspetta un ultimo step, forse il più difficile. Siamo contentissimi della pallavolo che abbiamo portato in campo. Un momento molto importante è stato il modo in cui siamo usciti dalla delusione di gara due di semifinale contro Novara. Abbiamo capito molto, siamo diventi più esperti e questo ha fatto la differenza nella serie di finale contro Milano». A Istanbul Conegliano troverà ad aspettarla di nuovo il Vero Volley Milano di Stefano Lavarini e di Paola Egonu. Una semifinale tutta da giocare con la consapevolezza che L’imoco nella serie di finale ha concesso un solo set alla sua avversaria e che ha vinto gli otto confronti di questa stagione. Risalire la china da un dato così disarmante non sarà certo facile per la Numia che rischia di rimanere a mani vuote per un’altra stagione. «In Champions ritroveremo Milano in semifinale - prosegue il tecnico Santarelli - è una squadra fortissima, che abbiamo già battuto, ma è sempre pericolosa. Arriveranno a Istanbul con il coltello tra i denti. Quindi se vogliamo vincere la Champions dovremo sudarcela».
Da inizio stagione l’attenzione è puntata su percorso di coppa perché mettere a segno il bis e realizzare lo slam di vittorie (5 titolo in 5 competizioni) sarebbe un risultato importante per il gruppo e per la società: «È un qualcosa che non abbiamo mai provato a realizzare. La viviamo come una nuova sfida. Come è stata quella delle 76 vittorie consecutive. Ci abbiamo creduto, lo abbiamo raggiunto anche se alla fine la cosa era diventata un po’ pesante. Ci vogliamo provare perché sarebbe il completamento di una stagione meravigliosa». Nell’altra semifinale si confronteranno Scandicci e il VakifBank del tecnico Giovanni Guidetti. Le padrone di casa sembrano favorite sulle toscane, che vengono da un finale di stagione in calando, e sono ferme da dopo l’eliminazione in semifinale scudetto contro Milano. Il Vakif, invece, ha iniziato la stagione con aspettative limitate e si è ritrovata a giocarsi la Champions dopo una storica rimonta contro il Fenerbahce, squadrone con tante giocatrici altisonanti, una su tutte Melissa Vargas. Guidetti con un gruppo giovane ha stupito tutti, anche se stesso, ma ha confermato la forza del suo progetto andando a vincere anche la serie scudetto ancora una volta con le gialloblù. A rendere possibile questa favola l’idea di gioco del tecnico modenese, la crescita del gruppo, l’ispirazione di giocatrici come Marina Markova. Quindi un brutto cliente per l’Imoco. Anche se Guidetti ha reso omaggio alla forza delle venete. «Conegliano è la squadra più forte di sempre, solo il mio Vakif di qualche anno fa avrebbe potuto tenergli testa». Chissà se il nuovo Vakif sarà in grado di giocarsela o se l’Imoco si prenderà con facilità lo slam.
