Egonu sfonda Conegliano e Milano entra nella storia

La Supercoppa si decide al tiebreak: 9 punti di Paola. La neo capitana (Mvp) regala il primo trofeo al club
Egonu sfonda Conegliano e Milano entra nella storia© GALBIATI-RUBIN

La storia cambia volto a Trieste. La Numia Vero Volley Milano batte la Prosecco Doc Imoco Conegliano 3-2 (18-25, 25-22, 25-20, 13-25, 15-12) e conquista la Supercoppa Italiana 2025, spezzando il dominio delle venete nella competizione lungo sette anni. Un trionfo che vale doppio perché si tratta del primo titolo nazionale della storia del club lombardo e la fine dell’era perfetta delle Pantere. Almeno per ora. Si, perché si interrompe la striscia di 18 trofei consecutivi in Italia tra scudetto, Coppa Italia e Supercoppa che durava dal 3 febbraio 2019 quando Novara vinse la Coppa nazionale a Verona, contro le Pantere, sempre 3-2. Da allora, solo Conegliano. Fino a ieri sera, fino al boato del PalaTrieste e alle lacrime di gioia di una Milano che ha creduto fino in fondo nel sogno. Sul taraflex del PalaTrieste brilla Paola Egonu, che chiude con 30 punti (47% in attacco su 59 palloni attaccati, 9 punti solo nel tie-break) e l’Mvp di serata. Si è presa la scena da fuoriclasse e protagonista assoluta, ma anche da leader ritrovata, capace di trascinare la squadra con la forza del sorriso e del carisma.

Egonu: "Volevamo questa vittoria"

«Volevamo questa vittoria – ha detto Egonu – con tutto il cuore. Essere capitana rappresenta per me una crescita personale. Non è solo un titolo vinto, è il segno che stiamo costruendo qualcosa insieme, passo dopo passo. Conegliano resta una squadra fortissima, ma abbiamo giocato con serenità, divertendoci, e questo ha fatto la differenza». Gara che cambia volto nel secondo set con l'ingresso della banda Emma Cagnin, dando qualità e ritmo in attacco, in difesa e ricezione (58% positiva). Conegliano, invece, è apparsa sottotono, paga tour de force delle giocatrici di punta con le nazionali in estate e un ritmo ancora da ritrovare, evidenziando i limiti e qualche sbavatura di troppo emersi nel corso di questo inizio stagione. Brillano in ogni caso Haak (32 punti) e De Gennaro (71% ricezione perfetta). La Numia ha un altro passo, ha un approccio più gagliardo alla partita, gioca con una distribuzione più incalzante e più ordinata di Bosio.

Danesi-Kurtagic impeccabili al centro, capolavoro di Lavarini

Fersino impeccabile in ricezione (50% perfetta), Lanier (14 punti) e Kurtagic (5 muri personali) decisive nei momenti chiave. Proprio la correlazione muro-difesa permette a Milano di stare in partita anche alla luce del primo set vinto dalla Prosecco Doc Imoco che poteva indirizzare il match. Il capolavoro tattico è di Stefano Lavarini, che sistema la seconda linea con l'ingresso di Cagnin, Lanier va a tutto braccio in attacco, mentre Danesi-Kurtagic sono a dir poco impeccabili al centro, lasciando spazio all'estro di Egonu. A muro Milano poi costruisce il successo di Trieste (7-11). Conegliano sotto di 2-1 porta la sfida al set corto ma il tie-break viaggia a senso unico. Poi l'urlo liberatorio di Egonu del 12-15 che scrive un finale nuovo, inciso a lettere d’oro nel cielo di Trieste. Per Stefano Lavarini è la prima Supercoppa Italiana da allenatore, nove anni dopo la Coppa Italia conquistata con Bergamo. Per Milano è la notte che rompe un incantesimo e accende la speranza di raggiungere nuovi traguardi. La stagione è appena iniziata.  

CONEGLIANO- MILANO 2-3  
(25-18 22-25 20-25 25-13 12-15) 
CONEGLIANO Wolosz, Braga Guimaraes 8, Fahr 2, Haak 32, Zhu 10, Chirichella 6, De Gennaro (L), Sillah 11, Lubian 5, Daalderop 1, Adigwe 1, Scognamillo, Ewert. Non entrate: Munarini (L). All. Santarelli 
MILANO Lanier 14, Danesi 5, Egonu 30, Piva 1, Kurtagic 7, Bosio 8, Fersino (L), Cagnin 6, Plak 2, Pietrini 1, Sartori 1, Gelin, Miner. Non entrate: Modesti (L). All. Lavarini 
ARBITRI Giardini, Canessa 
NOTE Spettatori: 6807, Durata set: 22’, 28’, 25’, 22’, 17’; Tot: 114’. Mvp: Egonu 

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