Andrea Santangelo dalla Corea a Bergamo

Il bomber d'Isernia torna in Italia per essere il terminale offensivo della squadra affidata a Graziosi
Andrea Santangelo dalla Corea a Bergamo

BERGAMO- L'Olimpia Bergamo riporta in Italia Andrea Santangelo, bomber dal rendimento sicuro che sarà il braccio armato della squadra affidata quest'anno a Graziosi.

Classe 1994 per 2 metri di altezza, lo schiacciatore di Isernia ha nel suo curriculum 7 stagioni in serie A, cominciando dalla A1 con nientemeno che un club di prestigio come la Lube Cucine Macerata nel 2012, per poi approdare a Cantù e Aversa, tornando a Cantù nella stagione 2018-19 quando fece un campionato strepitoso chiudendo solo a gara 3 di semifinale promozione proprio sconfitto dall’Olimpia, a cui fece vedere tutto il suo valore conquistando gara 2 e  distinguendosi anche in gara 3 perdendo solo al tie break con 31 punti finali messi a terra.

La scorsa stagione aveva cominciato la preparazione nel team di Reggio Emilia per poi accettare un ingaggio importante nel club di Seul, dove si è reso protagonista di un campionato strepitoso nel quale si è distinto come bomber e trascinatore di diverse partite nella massima serie coreana.

LE PAROLE DI ANDREA SANTANGELO-

« La scelta di venire a Bergamo e tornare in Italia è stata molto ragionata, avevo anche altre offerte dopo la mia esperienza all’estero. Negli ultimi 4 anni Bergamo ha disputato due semifinali e una finale play off e vinto la Coppa Italia, una società che da quando è entrata nel contesto di serie A ha sempre allestito squadre di livello e spesso è stata la squadra da battere, ottenendo ottimi risultati in campionato, per questo nonostante il coronavirus abbia penalizzato la città e gli imprenditori bergamaschi e della zona, la mia scelta è ricaduta su Bergamo perchè è una società che tiene a far bene e storicamente negli anni ha sempre raggiunto ottimi risultati »

L’opposto di Isernia ha con sè un bagaglio importantissimo come giocatore straniero in Corea nella massima serie che darà un valore aggiunto alle sue doti già consolidate:

« L’esperienza in Corea è stata sicuramente importante, giocare davanti a circa 5000 persone ha creato un valore aggiunto formativo per me: quando sei all’estero sei responsabilizzato come giocatore che deve fare la differenza e mettere a terra più palloni possibili, in Asia è un concetto estremizzato ancora di più, e questo credo che mi abbia forgiato molto a livello di esperienza ».

Andrea Santangelo è un giocatore che negli anni ha dimostrato riconosciute doti di leader e trascinatore anche e soprattutto durante i play off, in cui già un anno fa a Bergamo aveva fatto il diavolo a quattro durante i cinque set della semifinale, ma non solo, si è reso protagonista anche in Corea  di fronte a quello che si può considerare mediamente un pubblico delle grandi occasioni tutto l’anno, è un giocatore carismatico che di fronte al pubblico viene spinto e si trasforma in un vero e proprio bomber:

« Il nostro sport è particolare rispetto a tanti altri sport nel mondo, durante il campionato c’è sempre una fase di rodaggio e crescita, poi negli ultimi mesi dei play off  di solito il carattere emerge ancora di più; viene fuori la carica e la grinta di un giocatore, la voglia e ambizione di raggiungere l’obiettivo. Naturalmente il pubblico accresce e diventa il pubblico delle grandi occasioni proprio in questo contesto, e questo mix fa sì che dentro di me esca qualcosa di diverso. Spero che ci sia da questo punto di vista una risposta positiva dai tifosi, premettendo il fatto che si spera di poter giocare a porte aperte, e che Bergamo risponda presente; non solo gli ultras più affezionati ma anche le famiglie e la platea che solitamente viene la domenica, che possa tornare a vivere la partita al palazzetto in sicurezza e senza timori. La situazione sarà diversa rispetto ad altre zone in Italia, ma sicuramente l’Olimpia farà di tutto per ritrovare la partecipazione e anche io sono carico perchè questa città ritrovi al più presto la passione e l’entusiasmo in questo sport, in questi mesi purtroppo penalizzato a causa della pandemia ».

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