Cantù mette in regia Dante Chakravorti

La squadra di Battocchio colma l'uscita di Manuel Coscione ingaggiando il palleggiatore nato in Usa ma di nazionalità italiana (la mamma è di Parma)
Cantù mette in regia Dante Chakravorti

CANTU’ (COMO)- Dante Chakravorti è il nuovo regista della Pool Libertas Cantù. Il ventiquattrenne statunitense di nazionalità italiana (padre indiano, madre parmense) prende il posto di Manuel Coscione che ha lasciato il club lombardo ad inizio gennaio. Dante è approdato in Italia appena finito il college all’University of California – Irvine, alla Aurispa Alessano in Serie A3 Credem Banca. La scorsa stagione l’ottima militanza alla Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia alle spalle di Davide Saitta, mentre in questa aveva iniziato con la maglia della Synergy Mondovì per rescindere il contratto a inizio dicembre, pochi giorni prima della sfida di campionato proprio contro i canturini.

Il Pool Libertas Cantù ringrazia la Lega Pallavolo Serie A, tutte le società di Serie A2 Credem Banca e la FIPAV per la preziosa e fattiva collaborazione: sia per aver dato la possibilità della riapertura di una finestra di mercato per permettere di risolvere una delicata situazione a seguito della rescissione contrattuale con Manuel Coscione, sia per aver permesso di far arrivare un giocatore che era già stato tesserato per una squadra di pari categoria, anche se il suo contratto era stato precedentemente rescisso.

LE PAROLE DI DANTE CHAKRAVORTI-

« Sono molto contento di venire a Cantù. Mi è piaciuto molto conoscere Coach Battocchio, e i ragazzi sono stati fantastici e molto accoglienti nei miei confronti all’interno del gruppo. Io darò il massimo per aiutare la squadra, e rendere orgogliosi il club e le persone che mi hanno fatto sentire il benvenuto finora ».

LE PAROLE DEL TECNICO MATTEO BATTOCCHIO-

« Sono molto contento che Dante abbia accettato la nostra proposta perché è un ragazzo solare e molto positivo, e, al di là delle questioni strettamente legate alla pallavolo, questo è quello che ci serve in questo momento dal punto di vista umano. È un giocatore che seguo da quando era ancora nel college, e ho continuato anche quando è arrivato in Italia, quindi sono già parecchi anni che vedo sue partite. Sono curioso di lavorare insieme a lui, ora. Sono contento anche perché con il suo arrivo riusciamo anche a far quadrare un po’ il cerchio, e si aggiunge ai recuperi che stiamo ultimando. Penso che sia talmente ovvio da sembrare banale, ma credo che lavorare a ranghi completi sia d’aiuto per tutti sia a livello prestativo sia a livello emotivo. Ci vorrà un po’ di tempo per mettere a posto gli automatismi, e noi dovremo essere bravi a metterci il meno possibile. Però io sono molto fiducioso perché c’è grande serenità e dialogo da parte di tutti, e servirà solo tanta pazienza, perché avremo bisogno del tempo necessario per trovare il nostro gioco ».

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