Volley: Perugia dice no al Mondiale per Club

La società umbra ha spiegato oggi in una nota i motivi della rinuncia. Il passo indietro è stato fatto per non sottostare al pagamento di una tassa di iscrizione che è contrapposizione ai criteri meritocratici che l'evento dovrebbe avere
Volley: Perugia dice no al Mondiale per Club

PERUGIA- Dura presa di posizione della Sir Safety Perugia nei confronti del Mondiale per Club. La società del presidente Sirci rinuncia ufficialmente ad iscriversi alla manifestazione comunicando in una nota le motivazioni del proprio no.

Perugia non farà parte delle otto formazioni in lizza, oltre che per discorsi legati ad un calendario molto fitto in quella fase della stagione, principalmente per un motivo fondamentale: perché la società non ha il titolo sportivo per farlo.

Le squadre che ne hanno titolo sono tre e si tratta del campione d’Europa (Zenit Kazan), del campione del Sudamerica (Sada Cruzeiro) e del campione d’Asia (Sarmayeh Volleyball Club). Gli altri cinque posti vengono assegnati esclusivamente a chiunque paghi una tassa di iscrizione ad una agenzia pubblicitaria di Varsavia, che è la società privata organizzatrice, e non alla Fivb. Per cui l’unico diritto che vale è quello economico e questo sistema di “qualificazione” contrasta con il principio che dovrebbe essere cardine e che è quello sportivo.

La società umbra reputa conveniente investire le proprie risorse partecipando a manifestazioni alle quali ha meritato di prendere parte e quest’anno saranno parecchie e molto importanti sia in Italia che in Europa. Manifestazioni che richiederanno, da parte dello staff tecnico e dei giocatori, impegno e sacrificio, attenzione e concentrazione. E non ritiene strategico quindi spendere denaro ed energie verso il cosiddetto mondiale per club che, organizzato in questo modo, perde un po’ di fascino in quanto riservato in minima parte a chi ha diritti sportivi e maggiormente a chi acquista diritti economici esclusivamente pagando una tariffa.

Perugia auspica che in futuro si consideri l’idea di organizzare questa manifestazione in modo meritocratico e dove a sfidarsi siano squadre presenti per loro meriti e non pagando tariffe di partecipazione. Sarebbe questa la strada migliore per dare al mondiale per club il prestigio che davvero merita!

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