Champions a bolle: la Cev sostiene la proposta della Lega

La proposta italiana di giocare le partite in concentramenti che possano evitare al massimo viaggi e contagi piace alla Confederazione Europea
Champions a bolle: la Cev sostiene la proposta della Lega

ROMA- La CEV ha accolto positivamente la proposta arrivata dalla Lega Pallavolo italiana e delle società associate, di giocare le partite di Champions League con la formula a bolle, cioè con concentramenti nei quali giocare più di una partita, per limitare i viaggi e ridurre al massimo il rischio dei contagi.

Il Presidente della Lega Pallavolo Serie A, Massimo Righi, aveva inviato giovedì in Lussemburgo la proposta preparata di concerto tra la Lega e suoi quattro Club che partecipano alla CEV Champions League 2020/21: Cucine Lube Civitanova, Leo Shoes Modena, Sir Sicoma Monini Perugia e Trentino Itas, con quest’ultima ancora impegnata nella qualificazione al 4th Round.

Mercoledì, in riunione in videoconferenza, Lega Pallavolo e i dirigenti dei Club avevano elaborato un planning alternativo alla classica formula delle Pool con match di andata e ritorno. L’idea italiana prevede invece cinque bolle organizzate in Paesi sicuri per i 5 gironi all’andata ed altrettante per i match di ritorno, lasciando quindi invariato il numero totale di partite e la divisione nelle Pool già prevista. L’organizzazione in bolle consente di contenere i contagi, i viaggi e i costi, facendo giocare le squadre in un numero più limitato di date: le dieci bolle, che impegnano dal martedì al giovedì, sono infatti sovrapposte in calendario impegnando solo sei infrasettimanali. Ciò libera anche date per i recuperi di campionato delle varie Leghe europee. Quarti, Semifinali e Super Finals di Berlino restano invariati nel nuovo planning.

Dopo il placet del dipartimento confederale, ora si attende la conferma dei vertici politici della Confederazione europea alla proposta italiana con la sua pubblicazione.

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