La storica Teodora Ravenna torna in A2 dopo 13 anni di esilio

La storica Teodora Ravenna neo promossa dalla B1 alla A2 arricchisce il prossimo campionato di A di un palmares unico: 11 scudetti consecutivi tra anni '80 e '90, 6 Coppa Italia, 2  Coppa dei Campioni e un Mondiale per club
La storica Teodora Ravenna torna in A2 dopo 13 anni di esilio

RAVENNA, 22 maggio - La Conad Sicomputer Teodora Ravenna è in serie A2. La città dei mosaici torna nel volley che conta, dopo un esilio durato 13 anni, grazie alla vittoria al 5° set ottenuta domenica a Cassano Irpino in gara2 di finale playoff contro Montella dalla Teodora (il sabato precedente in gara 1 al PalaCosta, la compagine campana era stata sconfitte 3-1), vittoria ottenuta in un campo che era inviolato da novembre e risultata dunque decisiva per chiudere la serie in due partite.

CHE MATURITA' - A quasi 700 chilometri da Ravenna, in un impianto di gioco dalle dimensioni ridotte (capace di 250, forse 300 spettatori e con non più di 3 metri di distanza tra campo e pareti) stipato all’inverosimile dall’accanito e chiassoso pubblico di casa – moltissima l’attesa per la sfida, tanto che all’esterno della palestra era in funzione uno schermo gigante a beneficio di alcune centinaia di persone che hanno potuto seguire il match, pur non trovando posto in tribuna - e contro un avversario di ottima caratura, la Teodora ha sfoderato una prestazione da incorniciare.  La squadra di capitan Sestini ha dato prova di ottima capacità di tenuta sia mentale, non mollando mai nei momenti in cui era sotto nel punteggio, che fisica, riuscendo poi a superare, al termine delle oltre due ore e un quarto di gara, le giallonere padrone di casa anche sul piano del gioco. Protagonista sul campo ed Mvp del match (54% in attacco, 2 muri e 2 ace), nonché della serie di finale, senza dubbio l’opposta Nasari, capace di realizzare ben 57 punti nei  9 set disputati dalle bizantine contro Montella nelle due sfide decisive per la promozione.

DA AVELLINO - Dalla panchina è invece stato l’allenatore Caliendo, avellinese di origine (che per centrare la promozione in A2 ha dovuto decisamente allontanarsi da casa, ma che si è trovato a giocare la gara decisiva per l’obbiettivo a pochi chilometri dalla sua terra di origine) ed alla prima esperienza in un sodalizio del nord, ad indovinare tutte le strategie. Il tecnico, che non ha potuto disporre della regista di riserva Gardini e della schiacciatrice Balducci (entrambe impegnate nella Final Four regionale under 18, di scena in contemporanea in quel di Zola Predosa, dove hanno colto un prestigioso 2° posto, con annesso pass per le Finali Nazionali di categoria), ha scelto lo starting six che ha caratterizzato tutta la stagione regolare - ovvero quello con Mazzini ad alzare, Nasari opposta; Torcolacci e Sestini al centro; Rubini e Aluigi di banda; Mastrilli in seconda linea – per poi dare saggiamente spazio a Lugli nei frangenti finali di 3°e 4°  set ed in tutta la 5° frazione , dove sono risultati decisivi l’ordine e la regolarità garantiti dalla esperta atleta emiliana.

ULTIMA PALLA DI LUGLI - E all’ultimo pallone caduto sul campo del Montella, messo a terra proprio da Lugli sono scattati i festeggiamenti, che oltre alle atlete hanno coinvolto anche la ventina di sostenitori giallorossi giunti a Cassano, con brindisi a non finire e distribuzione di maglietta celebrativa.

LE PROTAGONISTE - Queste le atlete andate a referto almeno una volta nel corso della stagione: Chiara Aluigi, Sofia Balducci, Erika Bendoni, Stefania Bernabè, Virginia Bissoni, Nicole Bordoni, Sofia Ceroni, Sara Cottifogli, Chiara Drapelli, Laura Fabbri, Alessia Gardini, Lara Lugli, Irene Margutti, Giorgia Masina, Alessia Mastrilli, Fiamma Mazzini, Federica Nasari, Eleonora Raggi, Giulia Rubini, Diletta Sestini, Elena Stacchiotti, Alice Torcolacci.

LO STAFF PROMOZIONE - Nello Caliendo (allenatore), Del Giudice Franco Alberto (vice allenatore), Bruno Mattioli (fisioterapista), Giorgio Leonardi (scoutman), Tommaso Allocca (team manager).

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