Negli occhi ancora impresse le splendide emozioni dell'oro olimpico della Nazionale italiana conquistato alle Olimpiadi di Parigi 2024. «Qui e ora» direbbe il ct Velasco perché la vittoria a Cinque Cerchi è di fatto il biglietto da visita non solo della nuova Serie A1, ma di tutto il movimento della Lega Pallavolo Serie A Femminile che proprio questa mattina (ore 11.30) a Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco presenta la stagione 2024/25 alla presenza di tutte le azzurre trionfatrici in Francia. A fare gli onori di casa il presidente Mauro Fabris, dal 2006 ininterrottamente a capo del Consorzio dei club al femminile, l'uomo della svolta e delle riforme che hanno portato la Serie A1 e A2 a essere il campionato di riferimento a livello internazionale. Fabris, 66 anni, già senatore e deputato della Repubblica, è vice presidente di Strada dei Parchi spa e numero 2 di ANEV, l'Associazione Nazionale Energia del Vento.
La presentazione della nuova stagione
Come mai la scelta della Valle d'Aosta per la presentazione dei campionati di Serie A femminile? «La scelta di Courmayeur nasce da un accordo per portare in Valle d'Aosta la presentazione dei campionati di Serie A femminile e promuovere lo sport della pallavolo e il turismo. Siamo onorati e grati di questa sinergia che permetterà di valorizzare i territori che ci ospitano».
Quali le anticipazioni in vista della nuova stagione? «Sicuramente abbiamo rafforzato l'esposizione televisiva del campionato di A1 con le partite che avranno più passaggi sulle reti Rai generaliste oltre agli appuntamenti su Raisport. Non solo perché la Serie A1 Tigotà sarà trasmessa su DAZN e su VBTV dando ulteriore prestigio a campionato, ai club e agli imprenditori che investono nella pallavolo. Siamo inoltre la prima Lega dopo il calcio di A e di B per numeri sui social e gli ascolti televisivi premiano il lavoro delle nostre Società».
L'oro di Parigi ha chiuso il cerchio sull'ultima stagione in cui le italiane in Europa hanno dominato. «La sconfitta è orfana e la vittoria ha sempre mille padri e madri. La pallavolo femminile italiana sta in piedi unicamente grazie a chi investe e chi investe sono i privati. Il 2023/2024 ha regalato gioie a tutto il movimento, sia a livello di club sia di Nazionale. Non dimentichiamo che la finale di Italia-USA è stata l'evento alle Olimpiadi in assoluto più seguito in tv su Rai2 con 5 milioni 500 mila spettatori e il 40,3 di share. Al tempo stesso ringrazio il ministro Andrea Abodi che con una grande caparbietà personale è riuscito a riaprire il fondo per la defiscalizzazione delle sponsorizzazioni sportive. Il ministro ha messo dei soldi in dotazione al suo ministero, quello dello sport, ovvero circa 7 milioni. È poca roba, però è stato importantissimo perché ha riaperto il capitolo nel Bilancio dello Stato. Vediamo cosa accadrà nella legge di stabilità di fine anno».
Più stelle straniere nei campionati A1 e A2
Poter schierare più straniere in campo è stata una delle sue tante battaglie vinte.
«Con il presidente Manfredi i rapporti sono buoni e c'è dialogo. In passato ho avuto scontri durissimi con i suoi predecessori che volevano limitare l'impiego di straniere in campo. Abbiamo permesso alle nostre italiane di crescere accanto alle stelle straniere, ingaggiate dai club di casa nostra, e costruito campionati forti. Così le campionesse olimpiche della Nazionale italiana nell'ultima stagione hanno militato tutte nei nostri club. Abbiamo aperto anche al Club Italia la possibilità di partecipare ai campionati di A1 e A2, novità assoluta a livello mondiale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Anche la Supercoppa Fineco a Roma sta regalando soddisfazioni. Ci sono ancora tagliandi disponibili? «Conegliano-Milano sarà la sfida che apre la stagione. Sono stati già venduti 10 mila biglietti e si va verso il sold out. Le anticipo che le giocatrici di Conegliano e Milano medaglia d'oro a Parigi saranno le ospiti d'onore della prima puntata di Ballando con le stelle su Rai1». Infine, quanto c’è ancora da fare per avere un’A2 sempre più competitiva? «Il mio obiettivo era portare l’A2 a 16 squadre e non mi è stato permesso, ma sono soddisfatto del livello tecnico del torneo e di come i club si siano strutturati».