Melandri e Civitico tornano a Bergamo, da dove sono partite

Le due centrali, cresciute nel vivaio orobico, tornano a giocare dove hanno iniziato e faranno reparto con Rossella Olivotto
Melandri e Civitico tornano a Bergamo, da dove sono partite

BERGAMO- La Zanetti riporta a Bergamo due giocatrici che hanno iniziato la loro carriera proprio nel settore giovanile Laura Melandri, classe 1995, 186 centimetri di altezza, e Giada Civitico, classe 2000 per 191 centimetri che faranno reparto con la confermata Rossella Olivotto.

LA CARRIERA DI LAURA MELANDRI-

Laura Melandri nasce a Lugo (Ra) il 31 gennaio 1995. Nel 2008 entra a far parte della squadra giovanile della Teodora Pallavolo Ravenna, mentre l’anno successivo in quella della Pallavolo Reggio Emilia.

Nel 2010 si trasferisce a Bergamo, prima nel Settore Giovanile e poi, nell’annata successiva nella formazione della Foppapedretti che partecipa al campionato di Serie B1, oltre ad ottenere qualche sporadica convocazione in prima squadra, in Serie A1, dove viene aggregata definitivamente per la stagione 2013-14. Durante la sua permanenza a Bergamo, oltre che il rossoblù, veste l’azzurro delle Nazionali giovanili italiane con cui vince la medaglia d’argento al Campionato Europeo Under-18 2011 e quella di bronzo al Campionato Europeo Under-19 2012, mentre nel 2015 ottiene le prime convocazioni nella Nazionale maggiore.

Per il campionato 2015-16 si trasferisce a Piacenza, per poi vestire la maglia de Il Bisonte Firenze nella stagione 2016-17, quella dell’Imoco Conegliano nella stagione 2017-18, con cui vince lo scudetto, e quella della Saugella Monza nella stagione 2018-19, sempre in Serie A1, con cui vince la Challenge Cup.

LE PAROLE DI LAURA MELANDRI-

« E’ un’emozione fortissima. Ho sempre considerato Bergamo casa mia, perché ci sono cresciuta sia a livello pallavolistico che personale: qui ci sono stata dai 15 ai 20 anni, nel periodo di maggior crescita. Sono stata super felice di aver avuto questa opportunità, perché credo, in questi anni, di essermi formata molto come giocatrice, spero di portare Bergamo ancora nella storia ».

Perché torni?

« Perché conosco la Società, l’ambiente. So che qui ci sono dei punti fermi nei valori che condivido moltissimo. Credo che l’essere umili e lavorare porti sempre dei risultati e penso che questa sia la scuola di Bergamo, quello che mi hanno trasmesso sempre. Credo sia l’ambiente giusto per il momento in cui sono nella mia carriera. Sono stata felice di questa chiamata: mi sento pronta, ma ho ancora  molto da lavorare e questo è un ambiente dove si spinge sempre, si cerca sempre di alzare l’asticella, non ci si accontenta. Esser qui è stimolante. Questa è una sicurezza e una garanzia ».

Come sei cambiata in questi anni?

« Sono cresciuta. Credo che Laura sia sempre la stessa, ma le esperienze che uno vive ti formano e credo di avere fatto un buon bagaglio di esperienza. Penso di essere un giocatore più maturo, ma per il resto, nella sostanza, sono sempre io. Non sono cambiata molto ».

Come hai visto Bergamo da lontano?

« Ha avuto un momento di difficoltà, ma sono stata felice che nonostante tutto siano riusciti a portare avanti la Storia. Perché Bergamo ha scritto la storia della pallavolo. Sarebbe stato un peccato vederla sparire. Per quanto riguarda il campo, Panzetti ha sempre fatto squadre ben costruite, poi naturalmente subentrano molti fattori durante una stagione. Magari anche la stagione scorsa poteva andare meglio di come è stata, ma la sostanza c’èIl costruire le squadre nel modo giusto è una caratteristica che è sempre stata di Bergamo ».

Che cosa ti è mancato di più?

« La sensazione che ho provato ogni volta che ho percorso la scala che dagli spogliatoi porta al campo. Emozionante anche quando venivo qui da avversaria, anche se diversa. Quella sensazione di entrare in campo e sapere di avere un palazzetto tutto dalla tua parte, ti fa sentire di rappresentare la storia della pallavolo. Sai di avere la possibilità di portare avanti la storia di una squadra che è stata ai vertici per tantissimi anni. E’ difficile da spiegare, ma è una sensazione speciale e unica ».

Arrivi in un momento in cui la voglia di riscatto è ancora più forte…

« E’ anche uno dei motivi per cui torno. Perché penso di aver raggiunto un buon livello, pur dovendo ancora crescere: mi sento di poter dare un contributo a una squadra che può e merita tanto. Mi piacerebbe proprio vincere con questa maglia ».

Che estate ti attende?

« Di relax. Non ho impegni agonistici, mi dedicherò al beach sulle mie spiagge. Mi impegnerò ad arrivare nella giusta forma per iniziare subito bene la stagione. Sono molto carica ».

LE PAROLE DI GIADA CIVITICO-

Per Giada Civitico, in arrivo dalla serie B con il Picco Lecco, invece, un inizio d’estate sui libri, per preparare l’esame di maturità classica. La sfida dello studio prima di tuffarsi in quella sul campo da gioco. Che per lei segna un ritorno alle origini …

« Ho iniziato a vivere il volley quando facevo la seconda elementare, per seguire mia sorella che giocava a pallavolo, nella Pro Vittoria di Monza, ma il mio vero e completo percorso l’ho fatto a Bergamo, dove sono arrivata quando avevo 14 anni: nel Settore Giovanile del Volley Bergamo ho giocato nelle formazioni under 16 e under 18. Poi ci sono state Monza Lecco, in serie B ».

E in rossoblù è arrivato anche l’esordio in serie A, nel 2017: 

« Bergamo è la mia seconda città: qui mi sono allenata con la prima squadra e ho anche esordito in serie A con la Foppapedretti, in un match casalingo contro Montichiari, quando l’allenatore era Lavarini, qui ho studiato e sono crescita anche come persona, non solo come atleta ».

E ora si ritroverà, come compagne di reparto, Laura Melandri e Rossella Olivotto: 

« Melandri ha fatto il mio stesso percorso e anche i miei stessi studi: il Settore Giovanile del Volley Bergamo e il liceo classico. L’ho incrociata in maglia azzurra. Per me è un esempio: da lei e da Rossella Olivotto non posso che imparare, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale ».

Che tipo di giocatore sei? 

« Il mio fondamentale più forte è il muro, ma sono riuscita, negli ultimi anni, a migliorare anche l’attacco e la fast. Sono una che non si agita ma cerca di dare tutto e trascinare chi mi sta vicino. Ho un buon agonismoche mi porto dietro da sempre ».

Che stagione ti aspetti? 

« Tanta, tanta crescita a livello tecnico: spero di riuscire a “rubare” tanto dalle compagne di squadra. E poi cercherò di sfruttare ogni occasione ».

 

 

 

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