Bergamo punta su Giorgia Frosini

La giovane opposta, figlia del cestista Alessandro, lascia Conegliano dopo una stagione per ritagliarsi uno spazio da titolare nella squadra orobica
Bergamo punta su Giorgia Frosini

BERGAMO- Giorgia Frosini promettente opposto già nel giro delle squadre nazionali e campionessa del Mondo Under 20, è da oggi una giocatrice del Volley Bergamo 1991. La ventenne schiacciatrice ha preferito lasciare Conegliano, dopo una sola stagione per ritagliarsi uno spazio da titolare in una squadra che crede fortemente nelle sue qualità.

LA CARRIERA-

Giorgia Frosini nasce a Bologna il 29 novembre 2002 figlia del cestista Alessandro Frosini. Cresciuta nel Team Verona, con il quale a poco più di 13 anni esordisce in Serie C, nella stagione 2016-17 passa al Pool Piave, settore giovanile dell’Imoco Conegliano, dove completa il proprio percorso giovanile disputando i campionati di Serie B1 e B2. A partire dalla stagione 2019-20 veste la maglia del Club Italia e partecipa al campionato di A2. Due anni dopo, nell’annata 2021-22, rientra all’Imoco, in Serie A1, e conquista la Supercoppa italiana, la Coppa Italia e lo Scudetto. Con la Nazionale italiana vince il Campionato Europeo Under 16 2017, la medaglia d’argento al Campionato Europeo Under 17 2018 e al Mondiale Under 18 2019, dove viene premiata come Miglior Opposto del torneo, e vince il titolo iridato al Campionato mondiale Under 20 2021.

LE PAROLE DI GIORGIA FROSINI-

« Spero di imparare e giocare tanto, perché un anno in panchina a Conegliano mi ha fatto venire voglia di ritagliarmi il mio spazio in campo. Vorrei trovare il mio posto e aiutare tanto in palestra portando po’ della mia energia: sono una a cui piace fare la sua parte senza mollare mai. Mi conoscerete sul campo… ».

 Club Italia e Imoco sono le tappe che l’hanno plasmata.

« L’esperienza del Club Italia è quella che mi ha formato, perché due campionati di A2 da titolare mi hanno proiettata verso la vita da professionista subito dopo essere uscita dal settore giovanile dell’Imoco . La A1 è stato invece un pianeta diverso. All’inizio con un impatto importante. Ma ho imparato quanto sacrificio e quanto lavoro in palestra bisogna mettere. Niente è scontato, bisogna sempre dare il massimo, perché non si accettano cali nel corso della stagione. Ho avuto l’onore di allenarmi con compagne fortissime e caratterialmente fantastiche”.

 E’ cresciuta sportivamente nel Veneto e nel Club Italia prima di spiccare il volo verso l’Imoco e i primi successi.

« Ma per il futuro vorrei vincere in modo diverso, da protagonista! Sì, sono cresciuta in una famiglia di sportivi, anche se lo sport non è al centro delle nostre discussioni, perché papà non ha mai voluto mettermi nessuna pressione. Ho imparato da lui guardandolo: la sua vita da giocatore di basket era per me la normalità ».

La determinazione nel lavoro e l’importanza di concentrarsi su se stessi e sul proprio percorso personale e non sulla storia degli altri sono i suoi insegnamenti.

« Ho visto i suoi tanti sacrifici, lontano dalla famiglia, e ho capito che sono necessari ».

Emma Cagnin ha giocato un ruolo importante nel suo arrivo a Bergamo. Trascorreranno un’estate azzurra insieme, prima di iniziare un nuovo viaggio con la maglia del Volley Bergamo 1991.

« Ci conosciamo da quando avevamo 13 anni, abbiamo fatto le giovanili dell’Imoco e della Nazionale insieme e siamo grandi amiche. Mi ha parlato di Bergamo, della società, dell’ambiente e di quanto si sia trovata bene, non ha voluto lasciare questo posto e mi ha ispirata a trasferirmi qui ».

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