L'Aiapav torna sul doppio incarico ma tifa Italia

L'Associazione Allenatori di Pallavolo torna ad affrontare la questione del doppio incarico sorta dopo l'ufficializzazione di Blengini al ruolo di Ct
L'Aiapav torna sul doppio incarico ma tifa Italia

MODENA, 12 agosto - L'Associazione Allenato di Pallavolo ritorna sul caso del doppio incarico dopo la prima lettera successiva all'ufficializzazione di Gianlorenzo Blengini al ruolo di primo allenatore dell'Italia.



LA NOTA - AIAPAV - Il comunicato con il quale l’AIAPAV ha reso nota la propria posizione in merito alla questione dei “doppi incarichi”ha suscitato ampi dibattiti sulle pagine del web nel corso dei quali allenatori, associati e non, hanno espresso il loro pensiero spesso attraverso il richiamo di esperienze personali e di situazioni particolari. Il Consiglio Direttivo dell’AIAPAV ha accolto con grande favore tali contributi, espressione di un confronto di idee libero, utilissimi, soprattutto nel contrasto di alcuni punti di vista emersi, per l’approfondimento della conoscenza delle diverse realtà in cui operano gli allenatori di pallavolo in Italia.


INDAGINE TRA GLI ASSOCIATI - Come già accennato nel comunicato, è intenzione dell’AIAPAV effettuare un’indagine tra tutti i propri Associati per verificare i loro orientamenti al fine della stesura di un codice deontologico. Ad esempio, per quanto attiene alla questione che ci occupa in questi giorni, è sicuramente necessario differenziare le ipotesi di “doppio incarico” (Nazionale/Club Italiano, Club italiano/Nazionale straniera, rappresentative regionali /Club, rappresentative provinciali/Club ecc.) e conoscere gli orientamenti particolari perché, come evidenziato dalle recenti discussioni, sicuramente non tutti sono concordi sull’intero fronte.

PRECISAZIONI -Per il momento appaiono necessarie alcune precisazioni in merito al comunicato del 1 agosto scorso per evitare fraintendimenti e per chiarire dubbi emersi dalle esternazioni di alcuni Allenatori. E’ innanzitutto opportuno precisare che il comunicato è stato frutto di intense consultazioni tra i componenti del Consiglio Direttivo i cui contenuti sono stati estesi a tutti i trenta Soci Fondatori dell’Associazione. In tempi non sospetti, ben prima dell'ultima delibera del Consiglio Federale, l’AIAPAV aveva esaminato il tema dei "doppi incarichi degli allenatori", auspicando una regolamentazione della materia che, disciplinandola compiutamente, formalizzasse quanto già accade presso la maggioranza delle Federazioni Straniere pallavolisticamente più evolute: Polonia, Serbia, Brasile, Argentina, Canada, Francia, Germania, Grecia, Australia, Turchia, Iran, Stati Uniti (vedi oltre) ed altri.


SUPER PARTES -
La diffusione a livello mondiale del principio secondo cui è opportuno garantire una posizione super partes ai tecnici federali ha spinto il Consiglio direttivo dell’Associazione ad adoperarsi affinché anche l’Italia recepisca tale valore in modo che si possa evitare alla radice la necessità di valutare l’onestà delle persone e l’esistenza di possibili conflitti d’interesse.


DIALOGO
 - Qualche Associato ha lamentato di non essere stato preventivamente informato ed interpellato in merito alla determinazione del Consiglio dell’AIAPAV di operare affinché la Federazione Italiana si allinei al suddetto principio ma la compattezza del fronte internazionale e la larghissima condivisione dell’idea ha fatto ritenere pacifica la necessità di un intervento da parte dell’Associazione e superflua l’anticipata richiesta di un parere a tutti gli iscritti. L’opinione degli Associati appare invece necessaria affinché l’AIAPAV possa procedere, per quanto di sua competenza, nel tentativo di risolvere i problemi legati al “doppio incarico” nell’attuale quadro caratterizzato dalla mancanza di norme regolamentari.

PRINCIPIO - E’ ovvio infatti che il principio in questione debba essere modulato sotto il profilo normativo/operativo in relazione alle diverse realtà nazionali ed ai differenti livelli di applicazione, stante comunque l'intangibilità del principio sul piano concettuale. In questo passaggio appare necessario il contributo di tutti, evitando che, secondo un atteggiamento tipicamente italiano, la facile lamentela per l’operato altrui prenda il sopravvento sulla condivisione e sulla collaborazione nella soluzione dei problemi. E’ pertanto necessario verificare quali siano, ad ogni livello, le implicazioni di un principio che pure appare corretto, preferibile e perciò non rinviabile. Qualche allenatore ha ad esempio sostenuto l’inopportunità di applicare il divieto di “doppio incarico” in relazione alla conduzione di rappresentative provinciali o regionali, stante l’impossibilità di svolgere esclusivamente tale attività a causa dell’esiguità dei compensi destinati agli allenatori che rivestono tale ruolo; tale problematica coinvolge però anche coloro che operano esclusivamente in piccole Associazioni sportive, a volte "tentati" di rinforzare le proprie squadre con "raccomandati trasferimenti" di giovanissimi atleti individuati nelle selezioni regionali o provinciali. È quindi evidente come il principio rimanga da rispettarsi a tutti i livelli, pur consapevoli del fatto che il tipo di soluzione adottabile per ciascuna realtà deve essere strettamente connesso alla contingenza della situazione delle realtà stesse. Le considerazioni di ognuno, che sicuramente possono essere le più varie nelle situazioni in cui opera, devono contribuire alla stesura di norme condivise che possano indicare i comportamenti ritenuti corretti dagli allenatori nelle relazioni con gli altri protagonisti dello sport che pratichiamo.


CODICE ETICO -
Un codice etico, dai contenuti precisi e specifici, che possa essere adottato come guida normativa e comportamentale della categoria degli allenatori, può permettere di supplire alle attuali lacune regolamentari della Federazione; altri Paesi hanno già seguito tale via: gli Stati Uniti hanno già un sistema di norme che deontologicamente disciplina il comportamento degli allenatori e non soltanto nella pallavolo. Ci augureremmo che anche l'Italia si adattasse a tale situazione.

AL FIANCO DELL'ITALIA - Infine per eliminare ogni fraintendimento, Il Consiglio Direttivo dell’AIAPAV vuole precisare, che, con il comunicato che ha espresso la contrarietà ai “doppi incarichi”, non ha certo inteso dissertare sulla posizione individuale e specifica di Gianlorenzo Blengini, al quale si è legati da sentimenti di rispetto e stima ed al quale si augura ogni successo alla guida della nostra Nazionale. Nel contesto delle finalità che l’Associazione si è posta, si è voluto ribadire la scelta di un principio quale chiaro orientamento che possa essere tenuto presente nell'immediato futuro dalla nostra Federazione per le scelte che sarà chiamata a fare.


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