Mondiali maschile 2018 in Italia e Bulgaria. Le finali a Torino

La FIVB ha assegnato all'Italia e alla Bulgaria l'organizzazione della rassegna iridata del 2018. Torneo diviso in due Paesi, fase finale in Italia
Mondiali maschile 2018 in Italia e Bulgaria. Le finali a Torino

LOSANNA, 9 dicembre - E' ufficiale. La FIVB ha assegnato a Italia e Bulgaria il Mondoale maschile 2018. Dopo il Mondiale maschile 2010 e quello femminile 2014, è quinti la terza rassegna iridata consecutiva ospitata dal nostro Paese.


DUE PAESI -
Gli accordi con la FIVB prevedono che la prima parte del torneo si svolga nei due paesi, mentre la fase finale si disputerà interamente in Italia. Finali a Torino.

 

MAGRI FELICE - «La felicità per aver ottenuto un evento così importante come il Mondiale è davvero grandissima. Ancora una volta la Federazione Internazionale ha voluto premiare le capacità organizzative della pallavolo Italiana, messe in risalto dagli ultimi eventi ospitati. Ottenere l’organizzazione di tre Mondiali consecutivi in un contesto economico così complesso e difficile è prova del buon lavoro della Fipav. Nel 2010 siamo stati in grado di allestire un Mondiale in 10 città e la risposta della gente è stata ottima. Sulla scia di quel successo allora abbiamo pensato che fosse giusto regalare all’Italia anche un rassegna iridata femminile e Italy 2014 è stato qualcosa di ancor più incredibile. Adesso sappiamo che ci attende un’ulteriore impresa, ma ripartire avendo negli occhi le splendide immagini dell’ultimo Mondiale e potendo contare sulla preziosa esperienza accumulata, è sicuramente un vantaggio. Con buone probabilità sarà Torino ad ospitare le finali di un Mondiale che sono convinto possa diventare memorabile».

 

40 ANNI DOPO - «Mi auguro che il prossimo Mondiale - conclude il numero uno della Fipav - possa rappresentare un ulteriore momento di crescita per un movimento brillante e vivo come è la pallavolo italiana. Oggi sono convinto sia una giornata di grande soddisfazione per tutti i nostri dirigenti, così come lo è per me, perché rappresenta il coronamento di un lungo e difficile lavoro portato avanti in questi mesi. Il 2018 segnerà i quarant’anni dalla prima rassegna iridata organizzata in Italia (1978), passata alla storia come il “Gabbiano d’Argento”. In quell’occasione gli azzurri compirono una meravigliosa impresa e la mia speranza è che la nostra nazionale riesca a regalarci emozioni simili con risultati ancora migliori».


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