Parla capitan Birarelli: «Il Brasile è una macchina da guerra»

Le dichiarazioni post gara da Cracovia. Ct Blegini: «Domani contro gli Stati Uniti ci aspetta un'altra gara difficilissima, con un solo risultato a disposizione»
Parla capitan Birarelli: «Il Brasile è una macchina da guerra»© FIVB

CRACOVIA, 13 luglio - Dopo la sconfitta con il Brasile, nella gara di apertura della Final Six di World League, le dichiarazoni stampa degli azzurri.


PARLA COLACI:
«Loro in questo momento hanno qualcosa in più di noi, lo sapevamo, ma purtroppo abbiamo sofferto a partire dal cambio palla. Secondo me loro non hanno giocato una partita eccezionale, cioè hanno giocato come sanno fare, ma noi non siamo stati in grado di contrastarli. Credo che la partita sia stata preparata bene da noi, certamente non l’abbiamo presa sottogamba, ma loro hanno toccato tutti i nostri palloni e forse questo ha contribuito un po’ alla nostra frustrazione, siamo andati un po’ giù di morale e da lì in poi questa cosa ci ha condizionato. Le partite però sono lu nghe e bisogna essere in grado di riprenderle. Dobbiamo imparare da questi episodi. Domani sarà importante rifarci per mille motivi».

 


PARLA BIRARELLI:
«Non era un test facile, sono una grande squadra con un bel ritmo. Ci hanno messo quasi sempre in difficoltà al servizio. Sono una macchina da guerra e a volte è difficile riprenderli quando vanno avanti. Noi dobbiamo guardare solo a noi, sappiamo di dover lavorare su alcuni aspetti, ma sarà necessario mettere a fuoco due, tre situazioni per far sì che le cose possano migliorare».


PARLA ZAYTSEV:
«A caldo, in questo momento, è difficile dire cosa non sia andato. Certo è che domani qualcosa deve assolutamente cambiare per invertire la tendenza negativa di stasera. Sapevamo che non sarebbe stato facile affrontare questa squadra».  


PARLA BLENGINI:
«Per affrontare certe squadre c’è bisogno di giocare sempre al massimo, loro hanno disputato una gara molto buona con una differenza notevole in battuta e in attacco, ci hanno messo in difficoltà in ricezione e questo ha condizionato lo sviluppo del gioco. Noi dobbiamo accettare l’idea che il semplice fare bene a volte può non essere sufficiente. Alcune partite vanno affrontate con la consapevolezza che c’è bisogno di stare sempre sul pezzo. Domani contro gli Stati Uniti ci aspetta un’altra gara difficilissima, con un solo risultato a disposizione».          

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