MILANO- L'Italia ha esultato ancor prima di scendere in campo, anche se in molti giurano di non aver saputo quello che stava accadendo a Sofia. E si perchè la vittoria degli Stati Uniti sulla Bulgaria aveva già portato gli azzurri in carrozza fino alla Final Six. La sfida con la Russia dunque aveva valore soprattutto per in nostri avversari, alla caccia dei punti qualificazione. Noi avevamo comunque bisogno di dimostrare al mondo che l'Italia è in grado di battersi alla pari contro chiunque. I ragazzi di Blengini, perfettamente calati nella parte degli uomini senza macchia ne paura, trascinati dal pubblico, hanno risposto presente giocando una partita di cuore. Ci hanno provato con tutte le armi a loro disposizione. Non è bastato, ma solo per un soffio. La Russia è forte, molto forte, ed affamata, alla ricerca spasmodica della vittoria, l’abbiamo messa alle corde, l’abbiamo spaventata e tenuta in scacco per lunghi tratti. Ci siamo arresi solo dopo cinque set di dura lotta, 2-3 (25-19; 18-25; 21-25; 25-19; 11-15 ) dopo aver mandato in archivio un primo ed un quarto set perfetti, che hanno regalato spettacolo ed emozioni. Domani contro l’Olanda bisogna ripartire da lì, per chiudere nel modo migliore il trittico milanese. Il risultato conterà, per l’autoconvinzione e per il pubblico, in attesa dei match decisivi. Ma gli applausi i nostri, comunque vada, se li sono già guadagnati.
LA CRONACA DEL MATCH-
Nel sestetto azzurro rientra Filippo Lanza, che ha assorbito il lieve fastidio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal campo contro la Finlandia.
Blengini si affida al collaudato gruppo: Giannelli in regia, Zaytsev opposto, Anzani e Mazzone centrali, Lanza e Juantorena schiacciatori-ricevitori, Colaci libero.
La partenza dei nostri è da sogno. 6-1 per Juantorena e soci, con i russi che faticano a controllare la straripante energia degli uomini di Blengini, perfetti in tutti i fondamentali e con Colaci che vola come una farfalla a difendere palloni impossibili. I Campioni d’Europa però non sono certo disposti ad arrendersi e punto che dopo punto si riavvicinano. Shliapnikov, cambia il palleggiatore inserendo Butko al posto di Grankin, prova a smuovere i suoi tatticamente, sfruttando soprattutto i fondamentali del muro e del servizio, ma l’Italia non molla di un centimetro e nel finale torna a sprintare senza perdere lucidità e determinazione e si prende il primo set giocando una pallavolo stellare. Un primo tempo di Daniele Mazzone chiude i conti.
Troppo bello per essere così facile. Infatti non lo è affatto. La Russia ritrova il suo assetto migliore, anche perché si sta giocando tanto, tantissimo. Gli azzurri scendono nelle percentuali al servizio e nella resistenza fisica, Giannelli è meno preciso che in precedenza. Il secondo set ci vede ad inseguire, sin dall’inizio. Il vantaggio dei nostri avversari oscilla sempre fa i tre e i quattro punti. Nel secondo time out tecnico si gira 13-16. Poi i russi filano via. Il muro più forte del mondo fa pesare tutta la sua classe. Passaggio a vuoto dei nostri, cinque punti consecutivi per Volkov e compagni, e set in ghiaccio, nonostante il sussulto finale che ci riavvicina nel punteggio. E’ tardi. Una bomba di Mikhaylov ed è di nuovo parità.
Il terzo set ricomincia sullo stesso canovaccio del precedente. La Russia è ormai una macchina da guerra. con meccanismi oliati e funzionali. L’Italia cerca di rimanere aggrappata al match ma sfrutta poco il muro e subisce i primi tempi degli avversari. Con l’ingresso in campo di Volvich i russi migliorano addirittura il loro rendimento, difendendo ed attaccando in maniera mostruosa. Una serie in battuta di Maruotti, inserito come è ormai consuetudine al posto di Lanza in corso d’opera, ci riavvicina ma la Russia tiene e chiude con un servizio vincente di Mikhaylov.
La partita ormai sembra indirizzata, ma non è così, tutt’altro. L’Italia tenta di invertire l’inerzia del gioco con la determinazione di cui abbiamo bisogno per giocare a testa alta con avversari di questo calibro. Partiamo male, andiamo sotto 1-5, sembra l’inizio della fine, ma la nazionale rimette in moto con Junatorena al servizio. Li riacciufiamo, passiamo avanti 6-5. Poi punto a punto. Al time out tecnico giriamo 8-6 per noi. Il match diventa equilibrato e palpitante. Ma i nostri hanno più birra. In campo scendono idealmente anche i meravigliosi tifosi del Forum d’Assago. Prendiamo il largo, tutti danno il loro grande contributo, ottima la ricezione, Giannelli impeccabile, mancano solo i muri (due in tutto il match) ma non fa nulla. Un errore al servizio fa esplodere la nostra torcida. Siamo al tie break.
Si ricomincia in una bolgia. Si gioco sul filo dell’equilibrio ma la Russia va al cambio di campo con due punti di vantaggio. La Russia ci mette rabbia e disperazione. Nel finale non riusciamo ad arginarli. Non ci arrendiamo fino all’ultimo pallone, difendiamo alla morte ma ci bombardano da tutte le parti. Il fortino crolla. Il match point lo chiude il solito Mikhaylov.
I PROTAGONISTI-
Massimo Colaci (Italia)- «Siamo scesi in campo senza sapere di essere già qualificati, abbiamo dato tutto contro una grandissima squadra. Li abbiamo tenuti li giocando alla pari, il loro servizio contro la nostra ricezione, credo che ci siamo difesi alla grande. Con loro sarà importante vincere quando conterà per davvero, l’importante è essere a Torino ».
Simone Anzani (Italia)- « È stata una partita importante che ci ha dato molte indicazioni per capire a che punto siamo arrivati. Penso che il fatto di essercela giocata alla pari contro una squadra fortissima come la Russia sia un segnale molto positivo. La cosa poi più importante è aver già ottenuto il primo posto nel girone e la qualificazione per la fase di Torino: lì vedremo quello che verrà. Prima del prossimo round dobbiamo affrontare l’Olanda e ce la metteremo tutta anche per ripagare questo splendido pubblico di Milano ».
Daniele Mazzone (Italia)- « Siamo dispiaciuti per la sconfitta, ma il fatto che la squadra ha lottato sino è un segnale importante. Abbiamo centrato il nostro obiettivo, siamo già certi del primo posto e soprattutto della qualificazione alla fase finale. Domani affronteremo l’Olanda e poi sfrutteremo i giorni di riposo per presentarci al meglio a Torino ».
IL TABELLINO-
ITALIA-RUSSIA 2-3 (25-19, 18-25, 21-25, 25-19, 11-15)
ITALIA: Mazzone 7, Giannelli 3, Juantorena 16, Anzani 7, Zaytsev 21, Lanza 7. Libero: Colaci. Maruotti 5, Nelli, Baranowicz. N.e: Cester, Candellaro e Rossini (L). All. Blengini
RUSSIA: Grankin, Volkov 12, Kurkaev 6, Mikhaylov 18, Kliuka 10, Muserskiy 15. Libero: Verbov. Butko 3, Poletaev, Sokolov (L), Volvich 5, Berezhko. N.e: Vlasov e Rodichev. All. Shliapnikov
Arbtri: Wojciech (Pol) e Turci (Bra).
Spettatori:12800. Durata Set: 31', 28’, 34’, 29’, 17’.
Italia: 9 a, 24 bs, 2 m, 34 et.
Russia: 9 a, 21 bs, 11 m, 31 et.