Blengini: « Percorso positivo, ringrazio i ragazzi »

L'allenatore della nazionale, traccia un bilancio finale della Volleyball Nations League che vede l'Italia fuori dalla Final Six ma con tante certezze in più sul ricambio generazionale
Blengini: « Percorso positivo, ringrazio i ragazzi »© Fivb

BRASILIA (BRASILE)- E' putroppo tempo di bilanci per la nazionale maschile che, con la sconfitta nell'ultima partita con il Brasile, ha concluso la fase a Pool della Volleyball Nations League all'ottavo posto e dunque fuori dalla Final Six. Il compito al tecnico Gianlorenzo Blengini che per questa VNL 2019 ha scelto la difficile strada di puntare sui giovani lasciando a casa a preparare i prossimi, probanti impegni di questa lunga estate azzurra, molti dei giocatori più rappresentativi.

 « Dalla partita disputata contro la Francia è ufficiale che non possiamo più qualificarci per le finali e il sentimento prevalente è quello del dispiacere. Peccato, perché ci abbiamo creduto, ma non bisogna dimenticarsi da dove siamo partiti. A questi ragazzi va dato il merito - aggiunge il tecnico - non solo di non aver mai mollato anche contro squadre di grande qualità, ma anche quello di aver provato sempre a resistere e a insistere. Va dato loro anche il merito del percorso che hanno fatto in tutta questa Volleyball Nations League per la dedizione che ci hanno messo e il tentativo di migliorare quotidianamente ». 

Quindi Blengini prosegue esaminando il percorso intrapreso dagli azzurri a partire dal primo collegiale fino al termine della Volleyball Nations League:

« Siamo partiti il 5 maggio con l’obiettivo di cercare sempre il risultato, perché questo è nella natura di chi fa sport a livello agonistico, ma anche con quello di arrivare alla fine della competizione migliori di quelli che eravamo all’inizio del primo collegiale. Credo che per molti di questi ragazzi questo sia successo. E’ chiaro che ci dispiace non essere riusciti a centrare queste finali perché le volevamo, ci abbiamo provato e creduto fino a quando era possibile con i nostri pregi e i nostri difetti ».

« Bisogna dare anche a Cesare quel che è di Cesare – conclude il ct azzurro - : in qualche occasione ci ho messo anche del mio perché non sempre ho mandato i ragazzi alle partite nelle migliori condizioni di riposo. Perché abbiamo cercato di aggiungere, dove era possibile, il lavoro tecnico e fisico. In alcune situazioni siamo arrivati alle partite stanchi, ma cercavamo di migliorarci e dovevamo lavorare il più possibile. Alcune volte ho fatto delle scelte non sempre legate al rendimento, come ad esempio nelle rotazioni dei centrali, poi si è aggiunto l’infortunio di Nelli. Sono successe delle cose ma credo che i ragazzi si siano dati al amassimo e che molti di loro si siano migliorati. Da questo punto di vista si può quindi affermare che quello della Volleyball Nations League è stato un percorso proficuo ».

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