KATOVICE (POLONIA)- Il sogno, l’ennesimo di questa straordinaria estate azzurra, si è avverato. La giovane Italia di De Giorgi, costruita mentre svanivano i sogni Olimpici, è salita sul gradino più alto del podio dell’Europeo centrando un traguardo che nessuno avrebbe potuto ipotizzare alla vigilia. De Giorgi ha firmato un’impresa storica allestendo un gruppo vincente in pochi mesi gettando le basi per un luminosissimo futuro. La partita di oggi è stata veramente per cuori forti. Una Slovenia, che ha dato il meglio di se stessa, ha messo in grandissima difficoltà gli azzurri, è andata due volte in vantaggio, è partita forte nel tie break ma alla fine ha dovuto arrendersi 3-2 (22-25; 25-20; 20-25; 25-20; 15-11) davanti alla feroce voglia di vincere dei nostri ragazzi. Due ore di lotta fra due squadre che se le sono date di santa ragione. Da una parte l’esperienza di Stern e compagni, dall’altra la grinta e l’entusiasmo del nostro giovane gruppo. Straordinari in battuta, efficacissimi nel gioco dei centrali, potenti dalle bande gli uomini allenati da Giuliani hanno costretto l’Italia ad inseguire. Alcuni dei nostri interpreti migliori stasera hanno probabilmente sentito troppo il peso della possibile vittoria. Michieletto non ha dato il solito contributo, Balaso ha avuto problemi in ricezione, Pinali è andato a corrente alternata. De Giorgi nel quarto set ha tentato il tutto per tutto, ha cambiato l’inerzia della partita inserendo prima il secondo libero Piccinelli e poi Ricci al posto di Galassi, troppo spesso murato ed impreciso, ma soprattutto Romanò che è entrato in campo al posto di Pinali con la determinazione di veterano risultando devastante in attacco e al servizio (11 punti alla fine per lui).Sugli scudi naturalmente è salito nel finale Giannelli (MVP dell’Europeo) che nei momenti topici ha preso per mano i compagni portandoli al successo.
La giovane Italia torna sul gradino più alto dell’Europeo dopo 16 anni, un trionfo tanto meritato quanto inatteso. Ma forse è solo l’inizio di una splendida avventura.
De Giorgi ha iniziato la gara schierando il consueto schieramento che prevede la diagonale Giannelli-Pinali, Lavia e Michieletto i martelli, Galassi e Anzani i centrali con Balaso libero.
Giuliani ha scelto Ropret in palleggio, Stern opposto, Urnaut e Cebulj gli schiacciatori, Pajenk e Kozamernik i centrali con Kovacic libero effettuando così un solo cambio (Ropret per Vincic) rispetto alla gara disputata nella prima fase.
Primo set iniziato con la formazione tricolore contratta e autrice di qualche sbavatura in ricezione che ha condizionato lo sviluppo della manovra. De Giorgi a quel punto ha inserito Recine al posto di Michieletto per migliorare un po’ la ricezione ricevendo buoni feedback. Gli sloveni hanno comunque continuato a giocare la loro gara ordinata approfittando dei numerosi errori degli azzurri incrementando progressivamente il vantaggio (16-13, 21-14) complici anche i numerosi errori in battuta di Giannelli e compagni. Nonostante tutto, però, gli azzurri si sono rifatti sotto fino al -1 (23-22 Slovenia), ma ancora un errore al servizio (7 in totale nel parziale) ha regalato alla Slovenia la prima palla set sfruttata al meglio da un ace di Sket entrato appositamente: 25-22 e 1-0 per gli uomini di Giuliani.
Il secondo è cominciato con gli azzurri apparsi migliorati in ricezione, ma comunque non in grado di accumulare un buon margine di vantaggio che li mettesse al sicuro dal recupero degli sloveni puntualmente arrivato fino al loro primo vantaggio nel parziale (11-10). Nonostante questo capitan Giannelli ha guidato i suoi nei momenti più difficili fino a nuovo vantaggio azzurro (18-14). Nel finale le squadre sono rimaste a contatto (22-20 per gli azzurri), ma è stato il muro (5 nel parziale) il fondamentale grazie al quale il sestetto tricolore ha portato la situazione in parità grazie al 25-20 conclusivo.
Terzo set iniziato subito a ritmi molto alti e con gli sloveni in grado di accumulare un primo vantaggio (11-8) dopo che in avvio la situazione si era mantenuta in parità (7-7). La ricezione azzurra ha però ha nuovamente mostrato segni di cedimento con De Giorgi che a quel punto ha giocato la carta Piccinelli (esordio per lui nella manifestazione) concedendo a Balaso minuti di riposo. Proprio il cambio di libero ha propiziato il parziale recupero del sestetto tricolore portatosi prima sul -1 (20-19) e poi sul 20-20 grazie a un ace di Giannelli. Nel finale però le emozioni non mancano e gli sloveni si riportano subito sul +3 (23-20) piazzando il break decisivo che ha permesso loro di allungare fino al 25-20 conclusivo ancora grazie alla ricezione azzurra in evidente affanno. Gli azzurri, per la prima volta dall’inizio della manifestazione si sono trovati in svantaggio.
Nel quarto De Giorgi ha inserito Romanò al posto di Pinali, ma gli sloveni hanno continuato a sfruttare le zone di conflitto della fase difensiva azzurra; se si aggiunge poi che la battuta nelle fasi iniziali non è stata efficace come di consueto ciò che ne è derivato è stato un nuovo vantaggio sloveno (13-12). Un buon turno al servizio di Lavia ha però improvvisamente invertito la rotta fino al 17-13 per gli azzurri e nel finale thriller un muro di Ricci (nel frattempo entrato) e un buon turno al servizio di Romanò hanno portato la gara al tie-break grazie al 25-20 conclusivo.
Tie-break subito in salita (0-3), ma Romanò è in trance agonistica e riporta i suoi in partita (4-4). Gli azzurri però a quel punto sono inarrestabili e volano sul +4 (11-7, 12-8). A quel punto però la corsa degli azzurri è inarrestabile e chiudono sul 15-11.
LE PAROLE DEL COMMISSARIO TECNICO FERDINANDO DE GIORGI-
« E’ una gioia immensa, una vittoria cercata, desiderata, arrivata al termine di una gara davvero difficile in cui i ragazzi per lunghi tratti hanno saputo soffrire, ma non hanno mai mollato la presa. Questa sera hanno dimostrato di un essere un vero gruppo, unito che ha saputo condividere e ricompattarsi quando sembrava il momento più difficile. Il fatto che chi è entrato dalla panchina è risultato essere decisivo è la testimonianza più evidente delle mie parole che testimoniano la validità di un gruppo davvero splendido ».
LE PAROLE DEL PRESIDENTE FEDERALE GIUSEPPE MANFREDI-
« Questo per me è un giorno davvero speciale. Al mio primo anno di mandato le due Nazionali Maggiori mi hanno già regalato due incredibile gioie. Dopo lo straordinario successo ottenuto dalle ragazze di Mazzanti due settimane fa Belgrado è arrivata questo oro che rappresenta il punto di partenza di un percorso tutto nuovo per il settore maschile. Certo poi se il buon giorno si vede dal mattino… A parte gli scherzi, il nostro ciclo olimpico si era fisiologicamente esaurito e quindi era necessario porre le basi del percorso che ci condurrà ai Giochi Olimpici di Parigi. Ero consapevole che questo era un gruppo composto di atleti di primissimo livello, ma devo ammettere che hanno bruciato le tappe. E’ mio dovere fare i complimenti a Ferdinando De Giorgi e il suo staff per l’egregio lav oro svolto, così come voglio ringraziare tutti i 14 azzurri che ci hanno regalato delle emozioni uniche giocando una pallavolo di assoluto livello ricevendo complimenti da tutta Europa. Queste due medaglie rappresentano linfa per l’intero movimento, continueremo a lavorare duramente per dare sempre maggiore continuità in tal senso ».
IL TABELLINO-
SLOVENIA-ITALIA 2-3 (25-22, 20-25, 25-20, 20-25, 12-15)
SLOVENIA: Stern T. 14, Pajenk 16, Kozamernik 8, Sket 1, Vincic, Stalekar, Stern Z. (L) ne, Klobucar, Kovacic (L), Videcnik ne, Ropret 3, Urnaut 10, Cebulj 14, Mozic. All. Giuliani.
ITALIA: Giannelli 3, Balaso (L), Galassi 6, Sbertoli ne, Romanò 11, Anzani 9, Michieletto 17, Lavia 21, Piccinelli (L), Ricci 2, Pinali 12, Cortesia ne, Recine, Bottolo ne. All. De Giorgi.
ARBITRI: Maroszek (Pol) e Rodriguez Jativa (Spa).
Spettatori: 7000 Durata set: 32’, 32’, 30’, 32’, 18
Italia: a 12 bs 25 mv 10 et 35
Slovenia: a 9 bs 16 mv 8 et 26
L’ALBO D’ORO DEGLI EUROPEI-
1948 Roma - Cecoslovacchia Francia Italia
1950 Sofia - U.R.S.S. Cecoslovacchia Ungheria
1951 Parigi - U.R.S.S. Bulgaria Francia
1955 Bucarest - Cecoslovacchia Romania Bulgaria
1958 Praga - Cecoslovacchia Romania U.R.S.S.
1963 Bucarest - Romania Ungheria U.R.S.S.
1967 Istanbul - U.R.S.S. Cecoslovacchia Polonia
1971 Milano - U.R.S.S. Cecoslovacchia Romania
1975 Belgrado - U.R.S.S. Polonia Jugoslavia
1977 Helsinki - U.R.S.S. Polonia Romania
1979 Parigi - U.R.S.S. Polonia Jugoslavia
1981 Varna - U.R.S.S. Polonia Bulgaria
1983 Berlino Est - U.R.S.S. Polonia Bulgaria
1985 Amsterdam - U.R.S.S. Cecoslovacchia Francia
1987 Gand - U.R.S.S. Francia Grecia
1989 Stoccolma - Italia Svezia Olanda
1991 Berlino - U.R.S.S. Italia Olanda
1993 Turku - Italia Olanda Russia
1995 Atene - Italia Olanda Jugoslavia
1997 Eindhoven - Olanda Jugoslavia Italia
1999 Vienna - Italia Russia Jugoslavia
2001 Ostrava - Jugoslavia Italia Russia
2003 Berlino - Italia Francia Russia
2005 Roma-Belgrado - Italia Russia Serbia Montenegro
2007 Mosca - Spagna Russia Serbia
2009 Istanbul-Izmir - Polonia Francia Bulgaria
2011 Vienna - Serbia Italia Polonia
2013 Copenaghen – Russia Italia Serbia
2015 Sofia – Francia Slovenia Italia
2017 Cracovia – Russia Germania Serbia
2019 Parigi – Serbia Slovenia Polonia
2021 Katowice – Italia, Slovenia, Polonia
LE MEDAGLIE ALL’EUROPEO DELL’ITALIA-
14 medaglie in totale
7 medaglie d’oro: 1989 (Svezia), 1993 (Turchia), 1995 (Grecia), 1999 (Austria), 2003 (Germania), 2005 (Italia), 2021 (Katowice)
4 medaglie d’argento: 1991 (Germania), 2001 (Repubblica Ceca), 2011 (Austria), 2013 (Danimarca)
3 medaglie di bronzo: 1948 (Italia), 1997 (Olanda), 2015 (Bulgaria)