Volley - Italdonne, il Mondiale dei maschi vuol dire pressione

La sconfitta con la Turchia nei test match di Napoli non vuole dire nulla ma il ct Mazzanti ha subito chiesto più gioco e più sorrisi,le armi che hanno permesso ai maschi di salire sul tetto del mondo
Volley - Italdonne, il Mondiale dei maschi vuol dire pressione

TORINO – Dopo due mesi di lavoro nel silenzio, L’Italvolley femminile ha steccato il primo test match. Ieri contro la Turchia ha perso per 3-1 una partita che si è rivelata più tosta di quanto le ragazze avessero previsto. È mancato il gioco, cosa che non significa nulla perché questa sera si torna in campo e ai Mondiali, che inizieranno il 23 settembre, ci aspetta un girone facile con impegni abbordabili. Solo in confronto con le padrone di casa dell’Olanda ha uno spessore diverso. C’è anche da dire che la Turchia di Giovanni Guidetti è tra le squadre che sono cresciute di più in questi quattro anni e giocherà un ruolo importante nel cammino verso la finale. Detto questo il più amareggiato dalla prova delle azzurre è sembrato il coach Davide Mazzanti: «Dobbiamo rendere questi minuti di avvicinamento al mondiale minuti più preziosi; abbiamo fatto molta fatica a dare qualità al nostro attacco, in battuta abbiamo spinto un po’ meno del solito rispetto a quello che facciamo in questo periodo e credo che queste siano state le due cose che ci sono mancate di più; non abbiamo giocato in modo fluido e gli errori che ne sono scaturiti credo siano dovuti anche a questo». Una strigliata in piena regola per fare subito il punto nave con il gruppo e ritrovare quel gioco che serve per giocarsi il Mondiale. Gli azzurri lo hanno fato con il sorriso. Questa era anche l’arma delle ragazze terribili nel 2018. Poi sono venute le pressioni e qualche volta le azzurre hanno faticato a gestirle. Adesso che i maschi hanno fatto l’impresa forse la pressione è salita un po’. Mazzanti lo sa e vuole tenere le ragazze sulla corda.

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