Ricetta Velasco: “Allenare di più alle difficoltà”

Il ct della Nazionale femminile di volley: “Alle ragazze ho chiesto un lavoro per superare i loro limiti”
Ricetta Velasco: “Allenare di più alle difficoltà”© ANSA

Silenzio parla Julio Velasco. Il commissario tecnico della Nazionale femminile non ha bisogno di presentazioni. Tutto il mondo del volley ha atteso la presentazione delle Nazionali di ieri, a Milano, per conoscere il pensiero dell’uomo che ha lanciato il volley italiano con un pugno di fenomeni. Quel solco tracciato nell’immaginario di addetti ai lavori e tifosi, è così profondo che chi ha presentato l’evento ha parlato di un “prima di Velasco” e un “dopo Velasco”. Questa è l’attesa per la femminile chiamata a ripartire dopo un Europeo 2023 chiuso male e un pass olimpico mancato. Il ct sa che la pressione è grandissima e sa che il suo compito è proteggere il gruppo e tirare fuori tutto quello che ha quel gruppo da dare per la causa. C’è una Volley Nations League da affrontare, bisogna farlo al meglio, non è possibile farlo subito con la squadra migliore perché Imoco Conegliano e Allianz Milano domenica si giocano una bellissima finale di Champions League. Ma questo non deve importare, perché ci riporta alla categoria degli alibi, quelli da cui partì la sua rivoluzione con il maschile. Fare anche adesso una rivoluzione nella mentalità è il grande obiettivo del tecnico argentino. Farla sarà necessario per prendersi quel pass che ad ottobre è sfuggito. Farlo è imperativo per tornare a giocare un’Olimpiade da protagoniste, con il ruolo che l’azzurro nella pallavolo internazionale comporta.

Velasco verso le Olimpiadi

Per Velasco l’appuntamento con le Olimpiadi è una spinta motivazionale fortisima: «Sono abbastanza emozionato - racconta il tecnico argentino - ma sono convinto che mi emozionerà di più Parigi. La nostra stagione è già cominciata. Abbiamo avviato i ritiri e le ragazze si stanno comportando in maniera straordinaria. Il gruppo verrà rinforzato settimana dopo settimana in base agli impegni con i rispettivi club. Tutte le giocatrici avranno una settimana di stop dopo aver disputato l’ultima partita con le società. Non avremo la squadra al top per le prime partite, ma non è un problema perché credo molto in questo gruppo». Il gruppo viene prima delle singole giocatrici. Quindi Velasco rifiuta di alimentare antagonismi (Egonu-Antropova) che fanno male alla squadra. Il tecnico argentino ha scelto di affidare la fascia di capitano ad Anna Danesi, giocatrice che si è imposta tra le migliori centrali del mondo e che nella spedizione 2023 è stata tra le migliori.

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"Tutte dovranno dare il massimo"

Parigi è la destinazione e nulla verrà lasciato al caso. Velasco ha portato la sua visione in questa avventura e da qui discendono i criteri del suo lavoro. Prima fra tutti uno che riguarda le convocazioni: «Ci tengo molto a sottolineare un aspetto che per me è molto importante: non ho convocato nessuna giocatrice che non sia titolare nel proprio club. Se un’atleta possiede delle determinate potenzialità, lo deve dimostrare in campo ed essere protagonista, altrimenti in Nazionale non ci va. La qualificazione a Parigi non la do per scontata. Non esiste niente di scontato, perché la qualificazione va guadagnata sul campo. Senza fare ulteriori calcoli, praticamente dobbiamo vincere tutte le partite». C’è poi un lavoro sulla mentalità, che rappresenta unno snodo fondamentale. «Tutte le atlete dovranno dare il massimo in allenamento - spiega Velasco - L’essere squadra dovrà essere il fattore determinante. Le giocatrici dovranno superare i loro limiti. Dobbiamo allenare ciò che non ci piace per costruire una mentalità vincente, allenare la difficoltà, prepararsi allo stress». “L’autoesigenza inizia in palestra e finisce nel palmares” è una vecchia massima che bene descrive questo momento. Il maestro Velasco è già all’opera. Non resta che attendere. 

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