PARIGI- Per l’Italia aumentano i rimpianti e la delusione. Gli azzurri contro gli Stati Uniti, nella finale nel terzo e quarto posto, si arrendono 0-3 (23-25, 28-30,24-26) giocando a sprazzi ma soprattutto dimostrando di avere nei muscoli, ma soprattutto nella testa, le scorie della sconfitta contro la Francia che hanno condizionato il rendimento di oggi. Giannelli e compagni non hanno mai saputo organizzare un gioco efficace, hanno sofferto i muri di Holt e compagni, hanno permesso al libero Shoji di fare un figurone in difesa, ma siamo stati noi a favorirne i recuperi con attacchi mai perentori. Tanti errori al servizio e un rendimento a muro insufficiente. L’orgoglio ci ha portato a lottare, tutti i set li abbiamo persi ai vantaggi, ma l’atteggiamento non è stato quello giusto, mai abbiamo dato l’idea di poter tornare in partita. Le disamine si faranno tra qualche giorno ma è chiaro che le aspettative erano altre, sicuramente più alte. Non dobbiamo parlare di fallimento ma un’analisi su quello che è mancato andrà fatta. Quest’Italia è forte ma per il sogno Olimpico tutto è rimandato al prossimo quadriennio.
De Giorgi si affida ai suoi titolari con Giannelli in regia, Romanò opposto, Russo e Galassi centrali, Michieletto e Lavia di banda, Balaso libero.
Speraw sceglie Christenson in regia, Anderson opposto, Holt e Averill al centro, Russell e De Falco schiacciatori, Shoji libero.
Si parte e Russo firma subito un ace (2-1). Contro break con un muro di Holt dopo lunga azione (2-3). Gianluca Galassi risponde con un gran block (5-4). Fasi di grande equilibrio con gli azzurri ancora parzialmente contratti, le scorie della sconfitta con la Francia si fanno sentire, soprattutto in battuta, già tre errori. Roberto Russo stampa le mani su un colpo di Russell (9-7). Lavia spara fuori e Holt la mette giù, States avanti (9-10). Il nostro muro funziona, Galassi la mette giù (13-12). L’ace di Galassi riporta avanti gli azzurri (15-14). Altro break dell’Italia con una botta di Lavia (17-15). Averill risponde con un gran muro (17-17). Russell firma il sorpasso con un gran muro (18-19). Torniamo avanti con tocco a rete di Giannelli (21-20). Holt ribalta nuovamente la situazione con un gran muro (21-22). Anderson regala il primo set point agli Usa (22-24). La mette giù De Falco (23-25). Il primo set è degli Usa.
Si riparte in sostanziale equilibrio. Italia più concentrata ed efficace in attacco, non abbiamo più nulla da perdere. Il primo break lo mette a segno Holt in primo tempo (4-5). Giocano bene i centrali statunitensi ma teniamo (8-8). Fallo di Giannelli, andiamo sotto di due (8-10). Continuiamo a faticare, serve un a scossa. Gli uomini di Speraw non sbagliano nel cambio palla (11-13). Finalmente un muro di Russo e li riprendiamo (13-13). Regalo di Averill, siamo avanti (14-13). Ma il risultato resta in bilico, bomba di Averill su una ricezione imprecisa, Usa di nuovo a + 2 (14-16). Un aquilone di Michieletto allarga la forbice (16-19). Giannelli e compagni non riescono ad esprimere la loro miglior pallavolo. Gli Usa sono in controllo, proviamo a contenerli ma difendono e attaccano anche a causa delle nostre imprecisioni nei contrattacchi. De Giorgi si gioca la carta Sbertoli ed i suoi servizi fanno male. Un colpo di Romanò sulle mani del muro, una bomba di Michieletto, un muro azzurro, torniamo avanti (21-20). Il set si gioca in volata. Lavia ci dà il set point (24-23). Russo spara fuori il servizio (24-24). Ancora un errore al servizio, stavolta di Averill. Un incredibile punto del libero, Shoji regala la palla set agli Stati Uniti (25-26). Lo annulliamo ma un lungo scambio lo mette giù Anderson (26-27). Si procede sul filo. Ancora De Falco chiude il set (28-30). Siamo sotto di due.
O tutto o niente. L’Italia ha il dovere di scuotersi. Il terzo set inizia con due muri Usa di Holt e Russell, subito (0-3). Il nostro attacco non riesce a passare, soffriamo. Ancora Holt, monumentale la sua partita, ace di Russell (2-7). Gli Stati uniti volano via, lo scoramento nei volti degli azzurri è evidente. Esordio olimpico per Sanguinetti, De Giorgi le prova tutte. Servizio vincente di Holt (4-9). Siamo lontani, l’Italia ‘scioglie’ Christenson ci punisce (5-11). Ace di Giannelli, bomba di Michieletto, cerchiamo di rientrare, (9-11). Ancora un servizio vincente, di Michieletto e siamo ad un punto (11-12). Almeno in questa fase lottiamo. Michieletto ci riporta in parità (14-14). Bomba di Sanguinetti dai 9 metri, l’Italia incredibilmente è avanti (17-16). Si combatte punto a punto ma un muro di Russell ci riporta sott’acqua (19-20). Torna in campo Sbertoli al servizio. Mani fuori di Romanò (21-20). Ancora un set che si conclude punto a punto. Matt Anderson porta gli Stati Uniti al match point (23-24). Annullato da Michieletto dopo uno scambio mozzafiato. Ma De Falco ci punisce ancora (25-27), e ci sbatte giù dal podio.
Le parole del CT Ferdinando De Giorgi-
« C'è sicuramente amarezza perché secondo me questo è un gruppo che poteva suggellare con una medaglia il percorso degli ultimi anni. Sarebbe stato importante tornare a casa con il Bronzo, però bisogna riconoscere che quest'Olimpiade è stata caratterizzata da un grande equilibrio. Oggi abbiamo perso 3-0, ma oggettivamente c'è stata molta più battaglia, rispetto a quello che può sembrare dal punteggio. Contro gli Stati Uniti siamo quasi sempre stati in partita, però loro si sono dimostrati un po' più efficaci e alla fine hanno fatto qualcosa in più di noi. Nel momento più difficile, sotto 2-0 in svantaggio anche nel terzo, penso che abbiamo fatto la cosa più complicata, ovvero siamo riusciti a rimettere in discussione il set, andando vicini a farlo nostro. Più in generale come ho già detto, manca la medaglia olimpica, però ancora una volta ci siamo confermati ai vertici mondiali e abbiamo fatto questo con una squadra che ha un'ampia prospettiva davanti a sé, oltre a un margine di crescita significativo. Per migliorarsi è necessario passare anche attraverso esperienze come queste, non le puoi anticipare, le devi vivere. Per esempio una sfida come quella con il Giappone e poi due giorni dopo la semifinale olimpica contro la Francia, non si possono spiegare a voce, ma devi provarle e poi metterle nel tuo bagaglio d'esperienze, anche per comprendere in quali aspetti migliorare, oppure cosa serve e cosa no. Lavoreremo per far crescere i ragazzi, sperando al tempo stesso che i nostri ventenni trovino spazio nel campionato, perché il nostro è un torneo che permette svilupparti, però è fondamentale scendere in campo e magari giocare da titolari. Diciamo che questo sarebbe di grande aiuto per la nazionale ».
Le parole di Alessandro Michieletto-
« Non è finita come volevamo, c’era tanta voglia di conquistare la medaglia di Bronzo che non è un premio di consolazione, ma soprattutto alle Olimpiadi, è un qualcosa che ti fa onore. Rispetto alla Francia oggi si è vista in campo un'Italia migliore, però i dettagli hanno fatto la differenza. Sono stati decisivi alcuni palloni a fine set, quelli scambi gli hanno vinti sempre loro. Sicuramente potevamo fare meglio sotto alcuni aspetti e forse c'è mancata un po' di esperienza a giocare partite così importanti come alle Olimpiadi. Siamo un gruppo che ha ancora un lungo percorso davanti a sé, ci metteremo a lavorare come sappiamo e cercheremo di far tesoro di questa competizione. Negli ultimi quattro anni abbiamo fatto un bel cammino e sono sia orgoglioso che contento di averlo condiviso con i miei compagni, anche se non si è chiuso come speravamo ».
Le parole di Yuri Romanò-
« Abbiamo fatto una grande partita secondo me, abbiamo dato tutto quello che avevamo; siamo arrivati a giocarci punto a punto ogni set, contro loro che sono una grande squadra; poi è chiaro, sono stati più bravi loro. E' un peccato perché essere quarti quando si arriva a questo punto della competizione è la cosa più brutta che ci sia, fa male e lo farà ancora per un po’, ma lo smaltiremo. Io sono comunque orgoglioso della mia squadra e dei percorsi che abbiamo fatto fino a ora. Sappiamo che siamo giovani, ogni anno c'è qualcosa di importante da giocarsi e come stiamo facendo ogni anno lo rifaremo. Ovviamente ora ci portiamo dietro un bel percorso e anche la consapevolezza che dobbiamo migliorare in queste situazioni quando arriviamo a giocarci le medaglie. Era comunque la prima volta per moltissimi di noi, forse ci può stare ma fa male comunque. Ci sarà tempo di analizzarla bene tra di noi e capiremo come migliorare ».
Le parole di Simone Giannelli-
« Come tutti gli altri, sono molto dispiaciuto sicuramente per non essere riuscito a portare a casa questa medaglia, era un match molto importante per noi, l'abbiamo affrontato nel migliore dei modi, siamo entrati in campo nella maniera giusta, carichi aggressivi, facendo le cose che ci eravamo detti, poi dopo è stata una partita di alto livello Abbiamo perso tutti i set ai vantaggi, peccato. Sono molto, molto dispiaciuto come ho già detto, ma bisogna anche andare avanti. Lo sport è questo, quindi congratulazioni agli Stati Uniti per aver vinto questo bronzo. Per noi, come dicevo, portare a casa una medaglia sarebbe stato qualcosa di grandioso. Non siamo stati bravi a farlo e cercheremo di migliorarci per il futuro. Ora non dovremo fare una tragedia per quello che è accaduto. Dobbiamo valutare il fatto che siamo comunque nelle prime quattro squadre al mondo in quest' Olimpiade e questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto l’essere senza medaglia, quindi dobbiamo cercare di prendere questa esperienza, farla nostra, essere consapevoli che certe cose potevamo farle meglio, mentre altre le abbiamo fatte bene. Dovremo continuare sulle cose che abbiamo fatto bene e migliorare su quelle che invece non hanno funzionato per cercare di arrivare al livello delle tre che sono arrivate davanti a noi. Ogni partita ha una storia a sé, non è una frase fatta mai così, quindi ogni volta che si entra in campo, come a pallavolo ma con tutti gli altri sport, succedono cose diverse. Abbiamo trovato sicuramente delle squadre che hanno giocato bene, noi siamo stati lì e abbiamo giocato la nostra partita. Per me la questione della nostra giovane età non può essere un’attenuante, noi siamo quelli che siamo. Non mi interessa l'età, non mi interessa quello che c'è scritto sul passaporto, c'è da giocare a pallavolo, l'età non conta perché per quando si vince, quando abbiamo vinto il mondiale nessuno ha parlato dell'età, quindi c'è da essere dispiaciuti, tornare a casa, allenarsi, migliorare e tornare maggiormente pronti le prossime volte ».
Il tabellino-
ITALIA - STATI UNITI 0-3 (23-25, 28-30, 24-26)
ITALIA: Michieletto 17, Russo 4, Romanò 17, Lavia 7, Galassi 6, Giannelli 3, Balaso (L). Sbertoli, Sanguinetti 3. N.e: Bottolo, Bovolenta, Porro. All. De Giorgi
STATI UNITI: Defalco 12, Averill 8, Christenson 2, Russell 15, Holt 11, Anderson 8, Shoji (L). N.e: Jendryk, Ma'a, Jaeschke, Muagututia, Smith. All. Speraw
Arbitri: Ivanov (BUL) e Gerothodoros (GRE).
Durata Set: 30', 25', 30' Tot: 85'
Italia: 5 a, 18 bs, 5 mv, 25 et.
Stati Uniti: 2 a, 13 bs, 9 mv, 18 et.
Spettatori: 9376.