Club-atleti si apre la 'guerra' sul taglio degli ingaggi

Dura risposta dei procuratori alla nota della Lega Maschile che detta le linee guida sugli accordi tra i club e i giocatori sui compensi 2019/2020. Si contesta soprattutto l'unilateralità delle decisioni prese
Club-atleti si apre la 'guerra' sul taglio degli ingaggi

ROMA – La nota diramata dalla Lega Maschile, che detta le linee guida per i possibili accordi sulla riduzione degli ingaggi dei giocatori relativamente alla stagione 20219/2020 ha provocato la stizzita reazione di procuratori, giocatori e tecnici che in un comunicato hanno contestato le decisioni e soprattutto il fatto che siano state prese in maniera unilaterale dalle società. Si apre dunque un contenzioso di difficile soluzione che fa il paio con quello che sta già avvenendo nel settore femminile. Ne vedremo gli sviluppi nelle prossime settimane.

Questo il comunicato diffuso dai procuratori.

Gli Atleti, i tecnici ed i loro rappresentanti, in risposta al comunicato pubblicato in data 27
aprile sul sito www.legavolley.it, avente ad oggetto l’adozione di “linee guida” relative alla
“riduzione dei compensi” adottate dalla Lega Pallavolo, vogliono precisare che detta
determinazione è :
? avvenuta unilateralmente ed in spregio dei singoli rapporti contrattuali ;
? non comprende nessuna delle richieste avanzate dai tesserati durante le trattative;
? esprime la mancanza di volontà di ogni forma di tutela dei tesserati e delle relative
famiglie;
In fase di trattativa è stata da noi avanzata una proposta di riduzione dei compensi che non
si discostava sensibilmente dalle esigenze manifestate dai Club ed il suo rifiuto è stato
appreso esclusivamente tramite il comunicato stampa di ieri.
Non si ritiene né previdente né corretto che la gran parte dei danni derivanti dalla
situazione siano posti a carico solo di atleti e tecnici, di cui ancora una volta vengono
calpestati diritti e dignità.
Quanto sopra esposto ha portato ad un’estrema compattezza della categoria degli atleti e
di quella dei loro rappresentanti, tanto che non si escludono forti e significative prese di
posizione rivolte alla tutela dei propri diritti compresa ogni azione di tipo giudiziario.

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