Padova ha un nuovo opposto: Toncek Stern

Vecchia conoscenza della nostra Superlega, dove ha giocato a Verona e Latina, il bomber sloveno ha accettato le proproste del presidente Cremonese
Padova ha un nuovo opposto: Toncek Stern

PADOVA- Toncek Stern sarà l'opposto della Kioene Padova nella prossima stagione. Si tratta di un ritorno nella nostra Superlega dopo le stagioni vissute in Italia a Verona (dal 2016 al 2018) e a Latina (a cui seguì una breve esperienza di un mese all’Al-Arabi Doha in Qatar al termine del campionato) nel campionato 2018/2019. 

Nato il 14 novembre 1995 a Maribor (SLO), Stern torna in Superlega dopo la doppia esperienza della scorsa stagione al Chemika Bydgoszcz in Polonia e all’Halkbank Ankara in Turchia. La Kioene si affida così ad un atleta fisicamente esplosivo, nel giro della Nazionale maggiore slovena dal 2015 e con la quale ha conquistato l’oro alla Volleyball Challenger Cup nel luglio 2019 e la medaglia d’argento al Campionato europeo nel settembre 2019. In tre stagioni in Superlega ha realizzato complessivamente 1.010 punti in 94 gare, realizzando 87 ace e 80 muri vincenti.

LE PAROLE DI TONCEK STERN-

«Sono contento di tornare in Italia perché è un campionato di altissimo livello. Giocare contro squadre molto forti aumenta le motivazioni e questo è importantissimo per un atleta».

Che ricordi hai delle tue esperienze in Italia?

«Verona è stata la città in cui ho esordito da professionista. Sia lì con Grbic che in Nazionale con Giani ho avuto modo di crescere come atleta. Anche a Latina ho avuto modo di proseguire la mia preparazione affrontando squadre di grande spessore».

Arrivi alla Kioene Padova nella stagione in cui si festeggeranno i 50 anni della nascita del Petrarca…

«Dal mio primo anno in Italia ho seguito tutte le squadre della Superlega e la Kioene Padova ha dimostrato di essere sempre una squadra con grandi potenzialità, a ridosso delle big. Non conosco la Società ma ne ho sempre sentito parlare bene, motivo per cui sono contento di questa scelta e cercherò di ripagare la loro fiducia».

Sarà un gruppo “rinnovato” rispetto alla scorsa stagione. Che caratteristiche dovrà avere questa formazione?

«Avremo la possibilità di creare una nostra identità di squadra. Inoltre come gruppo giovane avremo la possibilità di crescere molto. La motivazione in palestra e in campo dovrà essere una nostra caratteristica e questo mi piace molto, perché rispecchia la mia mentalità».

Pensi ancora alla finale tra la Slovenia e la Serbia dell’europeo 2019? Secondo te la Slovenia può crescere ancora di più?

«Sarà un ricordo bellissimo e che porterò sempre con me. Avevamo iniziato vincendo il primo set ma col passare del tempo tutti noi ci siamo un po’ “persi” e alla fine la Serbia è riuscita a rimontare e a vincere. Nonostante la sconfitta, però, la Slovenia ha dimostrato di essere una squadra di grande valore. Negli ultimi 4-5 anni siamo cresciuti molto e oggi nessuno ci affronta come team di seconda fascia. Facciamo un passo avanti anno dopo anno e il gruppo è molto unito. Siamo tutti amici e questo di sicuro aiuta a rendere il lavoro più semplice».

Come ti descrivi personalmente?

«Mi descrivo come una persona tranquilla e con i piedi per terra. Non amo fare il “fenomeno” e caratterialmente sono uno che lavora duramente per aiutare tutta la squadra. Spero che anche qui alla Kioene Padova si possa creare una bella alchimia».



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