Reggio Emilia costretta a dire no alla Superlega

La neo promossa squadra del presidente Santini non potrà giocare nel massimo campionato per la mancanza di un impianto idoneo
Reggio Emilia costretta a dire no alla Superlega

REGGIO EMILIA- Il doloroso annuncio è arrivato oggi. La Conad Reggio Emilia non potrà giocare la prossima Superlega. La società del presidente Santini, in un comunicato congiunto con il Comune reggiano, ha spiegato i motivi dell'inevitabile decisione. Il Pala Bigi non è idoneo, a causa del soffitto troppo basso, per il massimo campionato. Esclusa la soluzione di una soluzione temporanea, a causa degli alti costi, e anche la possibilità di giocare a Modena per motivi territoriali. L'anno prossimo sarà dunque nuovamente A2 dopo la promozione conquistata sul campo dai ragazzi di Mastrangelo.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE AZZIO SANTINI-

«Sarebbe un peccato buttare via quanto fatto finora, ma purtroppo non dipende solo da noi Economicamente lo possiamo fare, garantisco io, ma manca la struttura. In provincia non ce n'è una idonea per la Superlega e al Bigi non si può giocare nemmeno in deroga: d’altra parte sia chiaro che noi fuori non andiamo, siamo radicati qui e qui restiamo».

LA NOTA CONGIUNTA FRA LA SOCIETA’ E IL COMUNE DI REGGIO EMILIA-

1.Deroga impossibile- Ottenere da Lega Volley una deroga per l’utilizzo della struttura del Palazzetto dello Sport di via Guasco, il PalaBigi, di cui è in fase conclusiva il cantiere per il secondo lotto di riqualificazione integrale. I lavori hanno interessato le infrastrutture,  l'impiantistica, il controsoffitto, il terreno di gioco, gli spogliatoi, le palestre, i servizi igienici, i vetri e l'illuminazione.

 Il punto critico è l'altezza del controsoffitto: alla fine dei lavori sarebbe garantita una distanza dalla superficie di gioco per metà sopra gli 8 metri e per l’altra metà a quota 9 metri.

Soltanto metà del campo soddisferebbe così gli standard della SuperLega.

Norma pienamente soddisfatta invece per la capienza (4.450 posti disponibili). Il Coni ha però dichiarato non derogabile il limite dell'altezza di nove metri, escludendo dunque la possibilità di disputare la SuperLega al PalaBigi.

Impraticabili le possibilità di alzare la copertura del palazzetto o abbassare di un metro la superficie di gioco. I tecnici le hanno valutate inattuabili sia a livello di assetto complessivo dell’edificio e di sicurezza.

2. No a Modena- Le due parti hanno valutato di domandare ospitalità oltre Secchia. Il club reggiano ha però detto di no per due motivi: radicamento sul territorio ed elevati sforzi organizzativi, giudicati notevoli con il trasferimento a Rubiera

3. No alla tensostruttura- Il Comune e la società hanno quindi valutato una struttura temporanea per ospitare le gare interne. I preventivi hanno fatto desistere le due parti: in base a vari preventivi, il costo si aggirerebbe intorno ai due milioni di euro.

Senza dimenticare varie incognite, tra cui i tempi di consegna dei materiali e delle altre forniture.

La Conad Volley Tricolore decide così di fare un passo indietro e ripartire dalla serie A2 e dal PalaBigi, una volta riqualificato per la prossima stagione.

Le due parti rilanciano infine il progetto della Casa della Pallavolo. 

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