Fitarco Piemonte, Bronzo ai Mondiali Giovanili

Giusto il tempo di spostarsi da Bucarest (Romania) a Wroclaw (Polonia) per resettare le sensazioni e i risultati ottenuti nella seconda tappa della Coppa Europea della scorsa settimana, che era già di nuovo tempo di scendere sulla linea di tiro in occasione dei Campionati Mondiali Giovanili 2021.
La città della Polonia, già palcoscenico in passato di diversi eventi arcieristici internazionali, è infatti stata incaricata di organizzare il maggiore evento dedicato al mondo dell’arcieria giovanile dopo che Perth (Australia), che aveva vinto l’assegnazione, ha deciso alcuni mesi di fa di rinunciare a causa delle difficili condizioni sanitarie dovute alla pandemia.
La delegazione italiana, la stessa quindi del precedente evento, composta dai 24 arcieri totali possibili, contava anche ben quattro arcieri piemontesi. Per molti di loro questo doppio impegno internazionale è stato proprio l’esordio in maglia azzurra.
56 le nazioni presenti con ben 522 arcieri totali impegnati nell’arco Olimpico e Compound, nelle due classi Allievi (Under-18) e Juniores (Under-21), a caccia dei titoli mondiali individuali e a squadre.

La giornata di sabato è stata dedicata alle finali dell’arco Compound e sulla linea di tiro si è presentata Giulia Di Nardo (Arcieri delle Alpi) impegnata nella sfida a squadre valevole per la medaglia di bronzo Allieve femminili.
Il trio azzurro si è aggiudicato il terzo posto in una gara combattuta contro le avversarie della Russia, con il risultato finale di 218  a 212. Giulia, assieme alle compagne Martina Del Duca e Martina Serafini, sono arrivate alla vittoria grazie a una gara equilibrata ma quasi sempre condotta con maestria e concentrazione, migliorando così la precedente quarta posizione della qualifica.
Le nostre atlete avevano battuto ai quarti il Messico (224 – 219) e perso in semifinale (223 - 226) contro l'India che ha poi vinto l'oro contro la Turchia.
A livello individuale Giulia, che aveva ottenuto 667 punti in qualifica e la 19ª posizione (su 38), ha saltato il turno dei 24esimi di finale, accedendo direttamente ai sedicesimi dove però ha perso 137-139 contro l’atleta olandese Sparreboom.

«Comincio col dire che vestire la maglia azzurra così tutto d’un tratto mi ha sorpreso abbastanza poiché non me lo aspettavo dopo neanche un anno di compound - commenta Giulia all’indomani della medaglia - ho avuto l’occasione di provare senso di responsabilità, forza, paura, ansia, fiducia e c’è voluto tanto tanto coraggio. Sono davvero onorata di aver partecipato a questi due eventi così importanti anche se sotto il punto di vista mentale è stata dura, soprattutto perchè il tiro con l’arco è uno sport prettamente di testa oltreché fisico. Bucarest, senza ombra di dubbio, è servita ad "iniziarmi" al mondo delle competizioni internazionali così da arrivare poi nel mondiale con più tranquillità e conoscendo meglio i miei punti di forza.

Ho percepito lo spirito di una squadra ricca di speranza, le mie compagne sono state davvero come sorelle e sapevo benissimo che, indipendentemente da tutto potevo comunque contare su di loro e viceversa.» - prosegue Giulia - Eravamo lì, pronte ad affrontare la finale per il bronzo, solo noi tre, "solo noi" era la nostra frase di forza. Abbiamo sudato fino all’ultima freccia senza mai darla per vinta, non ci siamo né sottovalutate né sopravvalutate. Esisteva solo il nostro mondo, eravamo isolate da tutto e tutti, immerse e protette nella nostra bolla che nessuno poteva infrangere, nemmeno una freccia tirata male, nemmeno un pensiero di insicurezza… solo noi e la nostra grinta. Siamo salite sul podio insieme, tenendoci per mano, abbiamo pianto per la gioia e gridato da far sentire a tutti quanto possa essere viva una squadra, come la nostra. Un ringraziamento anche ai coach che non hanno mai smesso di incoraggiarci; eravamo "cattive" perché la voglia di far bene era troppa e irresistibile, volevamo arrivare in alto e tornare a casa con il sorriso, orgogliose indipendentemente dal risultato… ed è successo. Porto a casa un’esperienza indimenticabile e un ricordo che farà parte di me, anzi di noi».

Per quanto riguarda gli altri arcieri piemontesi, da citare la quarta posizione a squadre (nell’Olimpico Allievi maschili) per Simone Dezani (Arcieri delle Alpi), che assieme ai suoi compagni Francesco Poerio Piterà e Francesco Zaghis cede 3-5 nella finalina contro la Spagna, migliorando comunque la loro sesta posizione iniziale. A livello individuale, Simone aveva ottenuto la 35ª posizione in qualifica (636 punti), perdendo però ai 24esimi 4-6 contro l’ucraino Kryvoruchko.

Nel Compound Junior maschile, Leonardo Costantino (Arcieri delle Alpi) avevo concluso le 72 frecce di qualifica in 37ª posizione (675 punti), fermato anche lui ai 24esimi solamente alla feccia di spareggio: 9-8 per il suo avversario colombiano Toro Vasquez. A livello di squadra, al primo turno (ottavi) arriva subito la sconfitta per mano della Russia (231-228).

Nell’Olimpico Junior femminili in gara Aiko Rolando (Fiamme Oro/Arcieri Iuvenilia) che, con 585 punti, sigla solamente il 47° posto in qualifica. Dopo aver vinto il primo scontro 6-2 contro la rumena Frai, ha poi perso 2-6 il match dei 24esimi di finale contro la statunitense Kaufhold. Nella gara a squadre, dopo aver vinto gli ottavi contro il Messico alle frecce di spareggio (27-25), il trio ha dovuto arrendersi, sempre allo shootoff (21-24), al Giappone.

Quella di Giulia e compagne risulta di fatto l’unica medaglia azzurra ai Mondiali e impreziosisce ulteriormente una stagione outdoor che la giovane arciera, classe 2004 e tesserata Fitarco dal 2013, aveva iniziato con la convocazione nella rappresentativa regionale per la Coppa Italia delle Regioni, con cui aveva portato a casa il terzo posto.

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