Derthona, le parole di coach Ramondino e Tavernelli

Domenica 3 ottobre alle 17 seconda gara di campionato contro Germani Brescia

Seconda gara di campionato per la Bertram Derthona, impegnata domenica 3 ottobre alle 17 sul campo della Germani Brescia. Dopo l’esordio casalingo contro Treviso, la squadra si prepara ora alla prima gara in trasferta della stagione. Avversario di turno la formazione allenata da Alessandro Magro che ha «una pericolosità diffusa sia negli esterni sia nei giocatori interni – esordisce coach Marco Ramondino-. Brescia ha un mix di giocatori nuovi per il campionato italiano, come Long, Cobbins, Gabriel e Petrucelli e italiani e americani, come Moss e Moore, che invece lo conoscono molto bene. Sarà una gara da giocare bene su entrambe le metà campo, essendo solidi in difesa e bravi a muovere la palla in attacco per evitare situazioni statiche».

Il capo allenatore ha poi parlato dell’innesto di Chris Mortellaro, arrivato «dopo avere avuto la certezza che i tempi di recupero di Riccardo Cattapan fossero molto lunghi. Chris ha esperienza, carattere e conoscenza del gioco notevoli: è un giocatore pronto a dare il suo contributo fin da subito negli allenamenti. Ha una grande affidabilità dal punto di vista fisico ed è un eccellente uomo squadra, con spiccate doti umane».

Coach Ramondino ha poi analizzato il lavoro fatto in settimana dopo la partita contro Treviso, che «non è stata buona ma ci deve essere utile per il percorso da fare nella stagione. Abbiamo lavorato per essere più affidabili e per limitare le giocate estemporanee che non ci garantiscono continuità nel corso dei quaranta minuti contro squadre che hanno grande talento. Il nostro livello di attenzione, preparazione e prontezza deve essere maggiore».

In conferenza stampa, al fianco di Marco Ramondino, è intervento il capitano Riccardo Tavernelli, che ha iniziato commentando la prestazione di domenica e il suo ruolo in squadra: «Dobbiamo essere bravi a trarre spunto dalle cose negative della partita di domenica, capire gli errori che abbiamo commesso e lavorare per essere pronti alla gara con Brescia. Da capitano e playmaker, il mio ruolo è fare girare la squadra dentro e fuori dal campo: fortunatamente avendo mantenuto cinque giocatori del roster dello scorso anno e avendo fatto dieci giorni di ritiro non è stato difficile formare il gruppo. Il mio compito è anche trasmettere l’identità del Derthona e quello che chiede Marco ai miei compagni».

Tavernelli ha poi parlato delle differenze riscontrate tra la A2 e la Serie A, sottolineando come «il livello atletico e fisico del gioco è molto più alto avendo spesso cinque americani in campo contemporaneamente, il talento è diffuso maggiormente in Serie A perché ogni giocatore in campo è di prima fascia».

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