La Società Canottieri Armida vince la 15° Rowing for Paris – Paralympic Games 2024

La giornata si è conclusa con la regata “Via le mani” contro la violenza di genere
La Società Canottieri Armida vince la 15° Rowing for Paris – Paralympic Games 2024© Emile Sassi

I padroni di casa si sono aggiudicati il trofeo con 158 punti davanti a Gavirate ed Esperia. Targhe come migliori atleti della manifestazione a Giovanni Rastrelli (Armida) ed Elisabetta Tieghi (Gavirate). Una grande festa dello sport dove l'alto livello agonistico si è unito ai valori dell'inclusione e alle emozioni: la 15° edizione della Rowing for ParisParalympic Games 2024, regata internazionale riservata alle categorie pararowing, Special Olympics e miste organizzata dalla Società Canottieri Armida di Torino, è stato soprattutto questo. La manifestazione è stata in grado di coinvolgere circa 200 atleti con disabilità motoria, sensoriale e intellettivaprovenienti da tutta Italia e dall'estero.

Foto © Emile Sassi

Il verdetto del Poha assegnato ai padroni di casa dell'Armida il trofeo come migliore società, ottenuto grazie a 158 punti totali, davanti alla Canottieri Gavirate (45 punti) e ai “cugini” della Canottieri Esperia (42 punti). La Coppa “Giovanni Battista Ottino” per il miglior equipaggio 4 con PR3 Misto è andata alla France Aviron (Francia), mentre quella “Banca Alpi Marittime” al miglior 4GIG PR3 II Misto alla Gavirate. Un ringraziamento particolare va, comunque, anche a tutte le altre squadre partecipanti: Accademia del Remo Napoli, Adria, Bradford Rowing Club (Inghilterra) Caprera Torino, Flora Cremona, Padova, San Miniato, Telimar Palermo, Tevere Remo Roma, Velocior La Spezia, Viana do Castelo (Portogallo) e Vigili del Fuoco Tomei Livorno.

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Al termine della mattinata di domenica sono stati consegnati anche i premi individuali: il miglior atleta maschile è risultato Giovanni Rastrelli (Armida), a cui è andata la targa intitolata alla memoria dell'atleta Marco Lucisano, mentre quella femminile è stata Elisabetta Tieghi (Gavirate), vincitrice della targa intitolata alla memoria di Marilena Goria (insegnante di danza in carrozzina e mamma dell'atleta di casa Matteo Bongiovanni). La giornata si è conclusa alla grande con la regata “Via le mani” contro la violenza di genere, organizzata dalla Federazione Italiana Canottaggio e dall'associazione Hands off Woman in collaborazione con l'Armida con l'obiettivo di raccogliere fondi per l'associazione Telefono Rosa.

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Nel corso della due giorni sono intervenuti importanti personalità del mondo olimpico e paralimpico del canottaggio e nontra cui la madrina della manifestazione Paola Grizzetti (olimpionica a Los Angeles 1984 e attualmente a capo della commissione pararowing all'interno della Federazione Internazionale World Rowing), GiuseppePeppinielloDi Capua (atleta olimpionico, storico timoniere dei fratelli Abbagnale e del settore pararowing), Federica Cesarini (medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nel canottaggio) e gli atleti partecipanti alle ultime Paralimpiadi di Tokyo 2020 (tra cui il portacolori dell'Armida Lorenzo Bernard).

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Al di là delle singole vittorie, individuali o di gruppo, si è trattato di un grandissimo successo per tutto il settore dopo un anno di interruzione forzata dovuta alla pandemia di Covid-19: «Fino a sei mesi fa – sottolinea il Presidente della Società Canottieri Armida Gian Luigi Favero pensavamo di non riuscire a organizzare la regata: avere più di 200 atleti, record assoluto di iscritti, con la più nutrita presenza internazionale di sempre rappresenta un successo davvero insperato. Per questo vorrei ringraziare tutti i soci e i volontari che si sono spesi in prima persona per organizzare una manifestazione in grado di regalare ulteriori sorprese che sveleremo in seguito».

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Una delle grandi artefici della Rowing for Paris è Cristina Ansaldi, tecnico e vera e propria fondatrice del movimento pararowing targato Armida all'inizio degli anni 2000: «Questi due anni di stop - dichiara – hanno creato grandi aspettative in tutti i nostri ragazzi, muovendo la loro motivazione nel tornare a gareggiare e grande gioia nel rivedere gli amici appartenenti alle altre società italiane e internazionali abbattendo ogni barriera sociale e linguistica. Durante la regata è emerso in modo potentissimo la grande voglia di fare festa condividendo la passione per lo sport».

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