Golf, Open Day a Pinerolo e Pragelato

Una passione per tutti. Le prove gratuite domenica e lunedì. Il presidente Boeris: «Sport per ricchi? Un luogo comune da estirpare»
Golf, Open Day a Pinerolo e Pragelato

Una delle battaglie che Dario Boeris sta ancora combattendo, nonostante l’associazione che oggi presiede esista da 15 anni, è quella contro i luoghi comuni. E, nello specifico, contro il luogo comune secondo cui il golf sia solo uno sport “per ricchi”, una disciplina elitaria. Combatte, insieme al suo direttivo con cui gestisce i campi della città di Pinerolo e di una delle perle turistiche della val Chisone, Pragelato, e lo fa con i fatti. Perchè quando nel 2007 è nata ufficialmente l’associazione sportiva dilettantistica Golf Pinerolo lo scopo primario era stato scolpito a chiare lettere all’articolo 2 dello statuto: «Promuovere, a livello dilettantistico e amatoriale, questa disciplina sul territorio». Lo dice direttamente lui, il presidente, e ancora una volta lo conferma nei fatti.

Perchè domenica a partire dalle 15.30 a Pragelato e lunedì dalle 18.30 a Pinerolo la proposta èquella di due nuovi momenti di open day dedicati a tutti: bambini, ragazzi e adulti. L’ennesima occasione per avvicinarsi alla disciplina, per regalarsi due ore in cui impararne le regole base e naturalmente “scendere” sul green insieme ai maestri dell’associazione per un po’ di pratica. «Grazie a queste iniziative, più regolari, con cadenza bimestrale, a Pinerolo, più legate alle aperture stagionali del campo a Pragelato, in 15 anni abbiamo fatto provare 5000 persone. E di queste, 1500 hanno iniziato a giocare regolarmente. A conferma anche del fatto che, se è vero che in certi campi e circoli le quote di accesso sono importanti, esistono anche impianti come i nostri più semplici il cui costo annuale è inferiore a quello previsto per andare in palestra».

Giù il muro del luogo comune. Lo dicono i numeri, lo dice anche la formula che i vertici del Golf Pinerolo-Pragelato propongono a chi voglia iniziare: 120 euro per cinque lezioni individuali con maestro Fig, due mesi di libero accesso al circolo e dieci gettoni per le palline del campo pratica, «un periodo che riteniamo sufficiente perché ciascuno possa valutare se la disciplina fa per lui senza che sia costretto a vincolarsi per un intero anno».

Insomma, in città e in val Chisone esiste un’opportunità che tra domenica e lunedì può diventare davvero di tutti. Anzi, a sentire Boeris dovrebbe proprio diventare un po’ più di tutti. Una volta eliminato il luogo comune. «Perché ci sono due carte che il golf può calare: la prima è quella della salute, perché questa è una disciplina non traumatica, “portatrice sana” di lunghe passeggiate: pensiamo a una gara 18 buche, che hanno un impatto decisamente positivo per esempio in casi di problematiche cardiovascolari e non solo».

E poi, e qui Boeris da presidente diventa appassionato, perchè è un po’ come se parlasse proprio di se stesso, «c’è la carta dell’aggregazione, della socialità. Per chi, come me, ha iniziato non da ragazzo il golf diventa anche uno strumento per nuove amicizie, per condividere una passione, per passare qualche ora insieme. Un aspetto a cui noi teniamo molto quello della socializzazione, ecco perché regolarmente organizziamo gare “interne” per neofiti: piccoli tornei sociali a squadre, quattro giocatori di cui uno esperto e tre alle prime armi, che naturalmente si concludono con un buffet – sorride –. Proprio domenica scorsa a Pragelato ho guidato una di queste squadre e quella gioia negli occhi dei miei compagni è la più grande soddisfazione per noi. Perché ci dà la sensazione che non stiamo solo insegnando una disciplina, stiamo anche facendo del bene alla vita di queste persone».

Potere della socializzazione. Poter del golf direbbe Boeris. Anzi lo dice: «Quando sono in campo riesco a dimenticarmi di tutto. In quella pace, in quel verde, immerso in quella quiete riesco ad annullare tutti i pesi di una giornata di lavoro e i pensieri. Ecco, sapere di poter far provare questa sensazione a qualcuno, anche solo per un paio di ore, sarebbe già un ottimo traguardo». La proposta è allettante e assolutamente non elitaria. A Pragelato o a Pinerolo, provare per credere.

I TALENTI CRESCIUTI A PINEROLO

Ma non di sole passeggiate e aggregazione vive il Golf Pinerolo-Pragelato. Perché è proprio sull’erba verde pinerolese che sono nati e hanno mosso i primi passi due giovani talenti oggi in Nazionale. La prima è Caterina Don, astro nascente classe 2001 che dopo aver vissuto tutta la trafila giovanile a Pinerolo – dove ha iniziato a sei anni – ha messo le ali e, grazie a una borsa di studio, è volata in America dove tuttora vive e sogna. Oggi è tesserata per il Golf Royal Park “I Roveri” di Torino e fa parte della Nazionale Italiana Femminile Dilettanti, prima italiana in assoluto (nel 2019) a giocare sul campo dell’Augusta National Golf Club, uno dei più esclusivi al mondo. «Il rapporto con Caterina è rimasto intatto, lei è sempre molto riconoscente e ogni volta che può passa di qui – aggiunge il presidente –. Ha scelto di portare a noi la bandiera dell’Augusta National che ovviamente è appesa nella nostra club house come un vero e proprio intoccabile cimelio!».

È tre anni più giovane Pietro Boeris, nato golfisticamente a Pinerolo dove è sempre stato tesserato: oggi è volto della Nazionale Italiana Maschile Under 18 e proprio come accaduto a Caterina anche lui sta ricevendo le prime proposte per volare in America per continuare a crescere sportivamente (e non solo). A portare alti i colori del golf pinerolese ci pensa anche Alessia Gaido, classe 2000, tesserata per sette anni prima di passare al Circolo Golf Torino La Mandria, con cui nel 2019 ha vinto i Campionati Nazionali Assoluti a squadre.

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